Cna firma per internazionalizzare le Pmi, la bilancia del commercio estero dimezza il deficit
Grazie a una intesa fra associazioni artigiane recentemente ratificata il ministero del Commercio estero dedicherà una quota delle risorse stanziata per gli interventi triennali 2007-2010 al fine di incentivare le aggregazioni fra piccole e medie imprese
Grazie a una intesa fra associazioni artigiane recentemente ratificata il ministero del Commercio estero dedicherà una quota delle risorse stanziata per gli interventi triennali 2007-2010 al fine di incentivare le aggregazioni fra piccole e medie imprese italiane a proporsi sul palcoscenico internazionale.
Questo sarà possibile grazie alla cooperazione tra gli Istituti del Commercio estero (Ice), la Simest, società partecipata al 75 per cento dallo stesso ministero, e le associazioni di categoria della piccola media impresa, fra cui la Cna ha avuto modo di segnalarsi per convinzione ed entusiasmo nel raccogliere la proposta del sottosegretario al Commercio estero Mauro Agostanti che ha invitato gli artigiani a costituire un gruppo di lavoro congiunto.
Ai sette milioni elargiti dal Governo bisogna aggiungere i dieci rimasti "congelati" fin dal lontano 2001, i maggiori stanziamenti previsti per il 2008 nel budget Ice (80 milioni di euro), i 200 milioni del rifinanziamento della legge 295 e gli 11 derivanti dagli utili Simest registrati negli ultimi anni. Con queste misure è sperabile a breve ridurre ulteriormente il deficit della bilancia dei pagamenti, passato dal 2006 a oggi da 14 a 7 miliardi di euro: una riduzione che ha messo l'Italia ben al di sopra dei numeri registrati da partner europei come Francia e Regno Unito, rispettivamente "in rosso" di 19 e oltre 40 miliardi di euro.