Celebrazione solenne al Convento dei Domenicani

6 gennaio 2008 | 09:15
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Celebrazione solenne al Convento dei Domenicani

Alla celebrazione, presieduta da Mons. Vescovo, erano presenti numerosi fedeli, il Sindaco Dott. Vincenzo Genduso ed il Consigliere Delegato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Dott. Roberto Orengo

Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo diocesano, si è detto commosso, ieri sera, nel dare l’annuncio ufficiale della “rinuncia, da parte del Priore Provinciale Padre Riccardo Barile o.p. ed a far data dal 1° gennaio 2008, alla concessione in uso “in perpetuo” dei locali del Convento e precisamente: la Chiesa di San Domenico, i locali ad uso rettoria, i mobili, suppellettili e cose sacre inservienti al culto, nonché il patrimonio storico artistico conservato, rimettendo il tutto nella piena disponibilità del Vescovo di Ventimiglia – Sanremo”.
Alla solenne celebrazione, presieduta da Mons. Vescovo, erano presenti numerosi fedeli, il Sindaco Dott. Vincenzo Genduso ed il Consigliere Delegato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Dott. Roberto Orengo.
Concelebranti Mons. Vittorio Lupi, Vescovo eletto di Savona – Noli, Don Umberto Toffani, Pro Vicario Generale della Diocesi e Don Andrea Francia, Segretario del Vescovo. Era pure presente il Parroco di Taggia, Don Antonio Arnaldi.
L’accettazione della rinuncia, con la conseguente assunzione in concessione, ha detto Mons. Vescovo, comporta una grande responsabilità da parte della Diocesi e, soprattutto, di quanti avranno cura del Convento, non solo per conservare il patrimonio storico, ma soprattutto il patrimonio spirituale.
Parole di ringraziamento ha avuto  per i Frati Domenicani “per tutta la verità seminata in questa terra”, “per i percorsi di fede indicati a migliaia di fedeli”, “per aver aiutato molte persone in difficoltà alla ricerca di Dio, invitandole a lasciarsi guidare dai segni del cielo”.
La Chiesa di San Domenico, ha ancora detto Mons. Vescovo, dovrà diventare luogo di celebrazioni liturgiche solenni, anche nel suono, nel canto e nella lingua.
Veramente commovente l’invito, al termine della Santa Messa, ad elevare a Maria, “stella luminosa della nostra vita”, il canto  “Alma Redemptoris Mater ….”