Al Casinò di Sanremo il 15 gennaio apre la stagione invernale dei “Martedì Letterari”

2 gennaio 2008 | 08:44
Share0
Al Casinò di Sanremo il 15 gennaio apre la stagione invernale dei “Martedì Letterari”

Il 15 Gennaio Mons Rino Fisichella con “La notte oscura dell’anima di Madre Teresa di Calcutta”

Mons. Rino Fisichella , Vescovo ausiliare di Roma e Rettore della Pontificia Università Lateranense, con la Conferenza su: “Madre Teresa di Calcutta : la notte oscura dell’anima” ; Valerio Massimo Manfredi con il libro “L’armata perduta”; Enzo Bettizza, Boris Biancheri eRenata Pisu per illustrare “la Cina tra Tibel e Olimpiadi “e il ciclo “ A tavola fra cultura e Storia” sono i quattro eventi letterari che costituiscono la stagione invernale 2008 dei Martedì letterari del Casinò di Sanremo, curati da Ito Ruscigni.

Il 15 gennaio nel Teatro dell’Opera delCasinò alle ore 16.30 Mons. Rino Fisichella, Vescovo ausiliare di Roma e Rettore della Pontificia Università Lateranense terrà la Conferenza su :” Madre Teresa di Calcutta: La notte oscura dell’anima”. Verrà presentato il libro:” Nel mondo dei credenti”. Partecipa S.E. Mons. Alberto Maria Careggio, vescovo di Ventimiglia-Sanremo. Introduce Ito Ruscigni.

Esiste un modo di vivere da credenti? Quali sono le sfide della contemporaneità che i cattolici sono chiamati a raccogliere e fronteggiare con la loro testimonianza di fede? I concetti basilari della nostra cultura, frutto di duemila anni di storia, di tradizione filosofica e letteraria, sembrano sgretolarsi davanti alle conquiste della scienza. Come ha detto papa Benedetto XVI, l'uomo moderno è un novello Icaro che continua a volare sempre più in alto alla ricerca della verità, senza rendersi conto che le sue ali sono fatte di cera. La pretesa di un dominio incontrollato sulla natura apre interrogativi drammatici sul rispetto del valore della vita e della dignità della persona. I cattolici, oggi, hanno il compito di vigilare con sempre maggiore senso di responsabilità sugli eccessi di una sperimentazione scientifica senza regole, sulle aberrazioni di chi vorrebbe detenere il potere sulla salute dell'uomo, sul dilagante relativismo etico che smarrisce ogni senso del limite. Fino a che punto può osare, dunque, l'uomo?
Rino Fisichella, teologo e rettore della Pontificia università lateranense, illustra le ragioni dei cattolici all'interno di una società in profonda trasformazione e individua con chiarezza il loro spazio d'intervento nella vita pubblica. Il matrimonio e la famiglia, al centro di un acceso dibattito culturale e spesso di forti polemiche politiche, sono i due istituti che con più forza la Chiesa è chiamata a salvaguardare. Se è vero che gli interrogativi più delicati e complessi sono quelli che toccano da vicino la coscienza di ognuno di noi (aborto, eutanasia, rispetto della legge impressa nella natura), i cattolici non possono rimanere esclusi dal confronto d'idee e valori che caratterizza il mondo contemporaneo. Relegarli nel silenzio (come vorrebbero alcuni) equivarrebbe a privarli della loro missione: agire nella società per renderla più consapevole del bene comune e al servizio di ogni persona. Nel mondo da credenti è una lettura preziosa e illuminante dei principali temi etici che spesso sembrano opporre laici e cattolici e indica un percorso di fiducia e speranza alle giovani generazioni.

S.E. Mons. Rino FISICHELLA, Vescovo titolare di Voghenza del Clero Romano, nato a Codogno (LO),Diocesi di Lodi, il 25 agosto 1951 ordinato il 13 marzo 1976, eletto il 3 luglio 1998, consacrato il 12 settembre 1998, Rettore Magnifico Pontificia Università Lateranense, Preside Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.Nominato ausiliare di Roma per il Settore Sud il 3 luglio 1998, lo è stato fino al 18 luglio 2002. Segretario della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi; Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede; Membro della Congregazione delle Cause dei Santi. Nominato il 18 gennaio 2002 Rettore della Pontificia Università Lateranense.

Il 22 gennaio nel Teatro dell’Opera alle 16.30 Valerio Massimo Manfredi presenta il libro “L’armata perduta” .

401 a.C. Spossata da trent'anni di guerra tra Atene e Sparta, la Grecia è in ginocchio. Nel momento di più profonda crisi di quei valori che resero grande la civiltà ellenica, il comandante Clearco arruola un esercito di mercenari greci. Quale sia la vera missione di questo esercito che passerà alla storia come l'armata dei "Diecimila" non è chiaro. Si sa che dovrà addentrarsi profondamente in territori misteriosi e ostili, nel cuore stesso dell'impero persiano; si sa che è al soldo del principe Ciro, fratello del Gran Re Artaserse. La motivazione ufficiale, sgominare tribù ribelli, non convince nessuno. Alla spedizione, come di consueto, sono aggregate anche numerose donne. E allora Valerio Massimo Manfredi fa raccontare la grande epopea dell'"Anabasi" di Senofonte – resoconto dell'incredibile marcia di ritorno di quell'esercito dall'odierno Iraq attraverso l'Armenia fino al mar Nero – da una donna. E' Abira – una ragazza che abbandona il polveroso villaggio di Beth Qadà per seguire il guerriero a cavallo Xeno che un giorno le è apparso come un giovane dio, con una promessa d'amore, di avventura, di vita diversa nello sguardo – a narrare quell'eroica impresa di uomini, quella titanica sequela di battaglie campali, di agguati, di marce forzate per deserti roventi e gelide montagne, torrenti vorticosi e tundre innevate: e attraverso i suoi occhi innocenti ma avidi di conoscenza come quelli di ogni donna innamorata tutto acquista un'altra luce. L'irruenza, i complotti, la furia cieca degli uomini appaiono sempre, in queste pagine, come filtrati dalla ferma dolcezza, dalla infinita capacità di sacrificio delle donne. E così la fredda lucidità di Xeno, la disumana ferocia di Menon di Tessaglia, il realismo amaro di Sophos si mescolano all'amorosa dedizione di Abira, alle raffinate seduzioni di Melissa, alla muta capacità di sopportazione di Lystra. Sembra che gli esseri umani siano costruiti per superare ogni prova e qualsiasi avversità, ma non è davvero così. C'è un limite che non si può, non si deve oltrepassare. In battaglia come nei sentimenti. Il colpo di scena finale che scioglie questa grandiosa avventura ci dirà quale sia questo limite e quale fierezza alberghi nel petto di diecimila indomiti guerrieri o di una sola donna innamorata.

Valerio Massimo Manfredisi è laureato in lettere classiche all'Università di Bologna ed ha una specializzazione in topografia del mondo antico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università, all'Università di Venezia, alla Loyola University di Chicago, all'Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. Attualmente insegna presso la facoltà di Conservazione dei beni culturali di Ravenna, sede distaccata dell'Università di Bologna.

Ha pubblicato molti articoli e saggi e ha scritto note opere di narrativa – soprattutto romanzi storici – tradotte in tutto il mondo (per un totale di circa sei milioni di copie vendute a livello internazionale). È autore di soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione, collabora come antichista a Il Messaggero e Panorama, come giornalista per Archeo, Focus ed altre riviste del settore.

Nel 1999 è stato votato "Man of the Year" dall'"American Biographical Institute".

Nel 2003 registra un documentario audio sulla figura di Alessandro Magno, usando il lavoro di ricerca svolto per la sua trilogia di romanzi di Aléxandros.

Attualmente conduce il programma televisivo "Stargate – Linea di Confine" in onda già dalle stagioni 2003/04 e 2004/05 sulla rete televisiva di LA7. Ha partecipato anche al programma Tetris, sempre su La 7

Il 29 gennaio nell’ambito degli eventi del “Sanremoinfiore” in collaborazione con l’assessorato al Turismo del Comune di Sanremo si terrà la conferenza “La Cina tra Tibet e Olimpiadi”.Parteciperanno Enzo Bettiza, Boris Biancheri e Renata Pisu. Introduce Ito Ruscigni. La Conferenza analizzeràsullo sfondo dei giochi olimpici le relazioni tra la grande Cinae la profonda cultura tibetana.

Il 5 febbraio prima della pausa dovuta all’organizzazione del Festival i Martedì Letterari ospitano come è ormai consolidata tradizione la rassegna “A tavola tra cultura e storia” organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Ca Dj’Amis “I ristoranti della tavolozza”.

Silvia Malaguzzi presenterà il libro:” Il cibo e la tavola” Introduce Paolo Berruti con la proiezione di opere d’arte nei secoli. Elena e Paola Accati illustreranno il libro:” La cucina dei naviganti. Andar per mare e mangiar bene” Introduce Piero Bianucci. Nel corso dell’incontro che verrà introdotto da Claudia Ferraresi, presidente dell’associazione Ca Dj’Amis, e da Ito Ruscigni si potrà seguire l’intermezzo musicale del maestro Paolo Forlani, alla chitarra classica, vincitore della 5° edizione del Premio sanremo International Nouvelles Chansons et Musique 2007-Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Italiana.