Truffa all’Ue: 2 indagati. Nei guai l’ex consigliere Gianni Riva e il geometra Paolo Anselmi (Cia)

7 dicembre 2007 | 14:03
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Truffa all’Ue: 2 indagati. Nei guai l’ex consigliere Gianni Riva e il geometra Paolo Anselmi (Cia)

Nel mirino della Procura della Repubblica ci sono richieste di finanziamento, su due tranche, per complessivi 200 mila euro circa.

L'ex consigliere di maggioranza del Comune di Dolcedo e consigliere della Comunità Montana, Giovanni Riva e il geometra Paolo Anselmi, di Pontedassio, consulente della Confederazione Italiana degli Agricoltori (Cia), sono stati indagati, in concorso, dal sostituto procuratore Ersilio Capone di Imperia con l'accusa di truffa aggravata, in merito all'ottenimento di contributi comunitari che anzichè essere destinati alla realizzazione di un magazzino interrato sono stati utilizzati per costruire un fabbricato sopraelevato.

Quest'ultimo, trascorsi i dieci anni di vincolo avrebbe potuto essere trasformato in un villino. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza con la collaborazione, molto preziosa, del locale comando di Polizia Municipale e, in particolare, del comandante Gian Marco Danio che ha eseguito tutte le perizie e i sopralluoghi necessari per far emergere la presunta truffa. Riva, che proprio nei giorni scorsi si e' dimesso dal mandato di amministratore, ha agito nelle vesti di agricoltore (condizione necessaria per ricevere i contributi); il geometra, invece, come consulente.

Nel mirino della magistratura ci sono due tranche di richieste di finanziamento: la prima del 2000, pari a 120 milioni delle vecchie lire; la seconda, piu' recente, di 200 mila euro. Di quest'ultima, Riva era riuscito a ottenere tre assegni da 64 mila; 25 mila e 63 mila euro. Denaro che, guarda caso, viene erogato dalle Comunità Montane.

Le perizie, anche fotografiche, hanno evidenziato che il fabbricato (molto somigliante piu' a un'abitazione che ad un magazzino) era stato realizzato in superficie, potendo essere trasformato in un secondo tempo anche in villa. All'interno dello stesso erano stati posati serramenti, ottenuti tramite fondi comunitari, che non potevano essere acquistati. L'intervento rientra in una più ampia attività investigativa della Guardia di Finanza che mira a far luce sul solito malaffare: ovvero l'ottenimento di contributi pubblici per spese "private".

I militari delle Fiamme Gialle valuteranno, dunque, la regolarità dei contributi percepiti da privati sia per le opere di ripristino dei danni causati dall'alluvione, che per la creazione di agriturismi e altre strutture agricole, facendo particolare attenzione a come sono stati spesi.