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Riccardo Borea, un modo di interpretare il ruolo di consigliere comunale a Sanremo

4 dicembre 2007 | 16:07
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Riccardo Borea, un modo di interpretare il ruolo di consigliere comunale a Sanremo

Con l’approvazione della palestra, che sorgerà in zona Solaro, giunge ad un passo importante un progetto studiato e voluto da un consigliere comunale che lavora sempre nell’ombra e non si lascia ad andare alle “solite polemiche politiche sanremesi”.

C'è un consigliere comunale a Sanremo che, in questi ultimi giorni, è salito alla ribalta delle cronache per un progetto che ha seguito dal suo inizio fino all'approvazione in consiglio comunale. Un consigliere che non si è mai messo in mostra per polemiche politiche, accuse e critiche com spesso avviene, tanto più a Sanremo. Sto parlando di Riccardo Borea, pediatra nella vita di tutti i giorni e fratello del sindaco Claudio.

Ricordo che già dal momento del suo insediamento Riccardo Borea aveva iniziato a pensare a qualcosa che potesse dare un risultato alla città, soprattuto dedicato ai giovani che forse, vista la sua professione, vede con un occhio particolare. Come vedete questo mio articolo di oggi non è una notizia ma è un commento. Non a caso la rubrica che Riviera 24 mi dedica si intitola "La politica vista da Federico Marchi". Ebbene questa politica è una politica che mi piace, magari mediaticamente meno accattivante, ma molto produttiva per la città. Già un paio di anni fa avevo ospitato nei miei studi televisivi a Primocanale Ricardo Borea e all'epoca, c'era anche l'allora assessore allo sport Roberto Del Beccaro, parlammo di opere sportive per i giovani di Sanremo.

Credo di non essere smentito se dico che Borea (sempre Riccardo) sia stato sempre esente da polemiche, muovendosi sempre con la gentilezza con cui lo si conosce. Se qualcuno, in questo momento, ha alzato la mano sarà sicuramente per ricordare il suo ingresso nel gruppo politico della Democrazia Cristiana in seguito all'appoggio di Massimo Saviozzi alla maggioranza. Bene in quel contesto Riccardo dovrebbe essere visto come "vittima" e non come responsabile. Così come invece credo che a volte abbia dovuto digerire amaro per certi passaggi amministrativi del fratello sindaco, ma la famiglia è la famiglia.   

Complimenti quindi a lui per il suo lavoro nascosto che regalerà (speriamo perchè a Sanremo prima di cantare vittoria le opere si devono vedere) ai giovani matuziani una palestra che oggi non c'è.

P.S. Quando l'altro giorno l'ho intervistato sull'opera in questione, alla mia domanda se si senta soddisfatto a livello personale di questo risultato, lui ha risposto ringraziando i dipendenti del comune ed i colleghi che hanno cooperato.

Complimenti due, lezione di stile.