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Piano regolatore, l’ex sindaco di Cervo Teresio Vigo scrive all’attuale, Vittorio Desiglioli

23 dicembre 2007 | 09:10
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Piano regolatore, l’ex sindaco di Cervo Teresio Vigo scrive all’attuale, Vittorio Desiglioli

“Da quando sei Sindaco (8 anni circa) mi hai sempre denigrato attribuendomi colpe indirette su atti urbanistici ed altro che tu e la tua giunta avete compiuto”.

L'ex sindaco di Cervo Teresio Vigo, dopo aver consegnato il 20 novembre scorso una lettera all'attuale primo cittadino, Vittorio Desiglioli e non averne ancora ricevuto una risposta, ha deciso di rendere noto il contenuto della missiva che attacca e prende in esame le problematiche inerenti il Piano Regolatore.

"Il 15 maggio 1997 abbiamo adottato in Consiglio Comunale il Piano Regolatore,
allora eri già Vice-Sindaco da circa 18 anni. Il 9 giugno 1998 sono decaduto da Sindaco e nelle successive elezioni del giugno 1999 sei stato eletto tu. Il Piano Regolatore è stato approvato dalla Regione Liguria nel 2001; nei tre anni intercorsi tra l'adozione in Consiglio Comunale e l'approvazione definitiva sei stato, con il progettista del piano, il solo interlocutore con la Regione per cui hai avuto la possibilità di eliminare errori, dimenticanze ed omissioni".

E poi. "Da quando sei Sindaco (8 anni circa) mi hai sempre denigrato attribuendomi colpe indirette su atti urbanistici ed altro che tu e la tua giunta avete compiuto.
In particolare, tra le molte aggiudicazioni di responsabilità che mi attribuisci, ma
che in realtà sono tue, mi ha indignato, nel 2007, la spregiudicata approvazione in
due tempi del "S.U.A". in zona via Naviganti Cervesi – via Aurelia. Questa zona, alla base del centro storico e a scavalco del Rio Schenassi, è sempre stata una vergogna per Cervo: ricettacolo di detriti, con baracche fatiscenti ed un immobile abbandonato. Dopo varie e fallite ordinanze di demolizione, con l'adozione del Piano Regolatore, si era pensato di destinare a Parcheggi l'intera area, compreso l'immobile che doveva essere abbattuto consentendo lo spostamento del volume in zona B.r. (ossia a preminente destinazione abitativa con indice fondiario di 0,8 m3/mq) posta a levante".

Ancora. "L'approvazione in due tempi del S.U.A. succitato è, invece, avvenuta in questo modo: prima si è prevista la possibilità di costruire due palazzi nella zona B.r. posta a levante, zona protetta e senza accessi carrai, poi, con variante al Piano Regolatore adottato in Consiglio Comunale il 24 febbraio 2005, si è trasformata la zona parcheggio (standard 'P' e P), senza alcun indice fondiario, in zona a preminente destinazione abitativa " zona B.r.,indice fondiario di 0,8 m3/mq". Si è eliminata altresì la maggior parte della zona VP (Verde Pubblico) per dare accesso carraio ed incremento all'indice volumetrico della zona levante ed infine si è concessa la ricostruzione di una autorimessa privata di m3 492. Al Consiglio Comunale del 24 febbraio 2005 ho partecipato anch'io in qualità di consigliere comunale di minoranza ed il mio voto è stato contrario alla variante".

"In quella occasione hai deciso di agire in un certo modo. Il Comune in cambio dello
stravolgimento del Piano Regolatore ha ottenuto molto poco: l'area in sponda destra
destinata a parcheggio pubblico (mq 283) e la costruzione di un muro di contenimento e di una ringhiera. Hai firmato, inoltre, una cambiale in bianco (in modo figurativo) che avrà la sua scadenza quando, come è prevedibile, i proprietari
richiederanno l'utilizzo dei volumi residenziali risultanti dopo l'estrazione dei
detriti scavati sotto le fondamenta dei due palazzi costruiti su stampelle (tipo
anni 1960) e quando vorranno riqualificare adeguatamente l'immobile già esistente
(utilizzo del sottotetto, Legge Regionale n° 24 -2001) e utilizzare l'eventuale
indice fondiario residuo".

Conclude: "Tutto ciò che ho utilizzato in questa mia lettera fa riferimento alla 'Relazione Tecnica Illustrativa allegata alla variante al Piano Regolatore e alla redazione di S.U.A. per la realizzazione di parcheggio pubblico a raso ed autorimessa privata interrata in località Rio Schedassi' allegata alla delibera n°11 del Consiglio
Comunale del 24 febbraio 2005. Alla luce di queste mie note non dovresti più attribuirmi pubblicamente i tuoi atti amministrativi ed inoltre non è dignitoso che un Sindaco scarichi sempre, anche dopo lunghi anni, le proprie responsabilità sul predecessore".