Per festeggiare l’arrivo del 2008 nel centro storico “Qué Noche Pigna”

28 dicembre 2007 | 09:49
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Per festeggiare l’arrivo del 2008 nel centro storico “Qué Noche Pigna”

Ecco le schede degli artisti che si esibiranno in Piazza Cassini, Piazza dei Dolori e Piazza di Santa Brigida

Nel segno della cultura multietnica si ripresenta nel capodanno sanremese “Qué Noche Pigna” notte di incontro festoso tra le vecchia mura del centro storico.
Nato da un’idea di Angelo Giacobbe e promosso dalla cooperativa CMC in collaborazione con l’Associazione Cultulrale Fare Musica nell’ambito delle manifestazioni natalizie dell’Assessorato alla Promozione Turistica e Manifestazioni (direzione artistica di Pepi Morgia) si ripropone dopo il clamoroso successo del debutto. Nuovamente come scommessa di un capodanno  diverso e ballabile, percorso tra piazze e carugi destinato a sovvertire i più consueti cliché portando residenti  e turisti a scoprire le suggestioni di un veglione alternativo tra le mura medioevali della Pigna.
Star dell’happening “made in Sanremo” il gruppo El Gafla, formazione parigina dalle componenti multietniche (musicisti algerini, polacchi, camerunesi e, ovviamente francesi) che proporranno in Piazza di Santa Brigida, cuore della festa, una patchanka dal forte potenziale di coinvolgimento,già apprezzata in importanti festival internazionali. Una presenza anche simbolica la loro (come era stato per gli spagnoli Barxino lo scorso anno) collocandosi in un centro storico quanto mai aperto al segno interrazionale.
Non meno significativa la presenza dei torinesi Bandakadabra “gruppone” composto da circa venti musici che rielaborano in una chiave molto spettacolare il suono balcanico caro a Goran Bregovic ed alle bande di estrazione gitana con coreografie etc. Si esibiranno in Piazza Cassini (insieme ad alcuni artisti di strada) a fare contestualmente da collante tra altri momenti del capodanno sanremese e la stessa festa della Pigna
Nelle varie piazze il suono sarà curato altresì da un novero di dj: Simone Parisi, Sancho dj, Stefano Urso, lo Slavo  in un viaggio  multiforme e caleidoscopico nel gipsy, nel reggae, nel rock, nel punk, nel revival.
La festa scatta a mezzanotte e prosegue tra Piazza Cassini, Piazza dei Dolori e Piazza di Santa Brigida, vero fulcro della no-stop destinata a spegnersi solo alle prime luci dell’alba.

Il progetto nasce da un’idea di Angelo Giacobbe e dalla sinergia di due realtà sanremesi operanti sul territorio da molti anni: la Cooperativa C.M.C. struttura organizzativa che collabora con i principali enti liguri e l’Associazione Fare Musica organizzatrice della rassegna estiva “Rock in the Casbah” i cui componenti hanno un effettivo radicamento nel centro storico e un seguìto di pubblico consolidatosi nel tempo.

Ci pare opportuno “pensare” proprio qui – commenta l’esecutivo composto dallo stesso Angelo Giacobbe e da Larry Camarda, Andrea Demartini ed Enzo Cioffi – manifestazioni che si rivolgano ad un “target giovane” stimolando un diverso modo di vivere questi luoghi  e, su un piano più ampio, incentivando ,in prospettiva, iniziative tese realmente a cambiare volto alla Pigna.


PROGRAMMA

Dalle ore 23.30
Piazza Cassini: Bandakadabra (suoni balcanici), Stefano Urso (eclettic sound)
Piazza dei Dolori: Simone Parisi e Lo slavo dj (reggae n’roll, punk)
Piazza di Santa Brigida: El Gafla (patchanka), Sancho dj (tribal)  


BIOGRAFIE

El Gafla
Dopo un’estate 2007 entusiasmante che ha visto gli El Gafla andare su e giù per la penisola – aprendo prima il Patchanka Music Festival di Milano, poi esibendosi tra gli altri al Goa Boa di Genova e alla Festa di Liberazione di Roma, quindi in settembre sul palco di Aritmia Mediterranea – torna il gruppo parigino emergente più in voga del momento con il loro inedito e rivoluzionario Rock de la Casbah, pura musica  patchanka in arabo e in francese. Benedetti da Manu Chao, che ha registrato con loro la versione in arabo di Clandestino, con in repertorio sempre in arabo Bella Ciao in omaggio alla cultura italiana, gli El Gafla propongono un incrocio di suoni moderni e tradizionali che uniscono sapientemente il rock con il chàabi algerino, il jazz manouche, il funk e la chanson francese. Un vero e proprio invito non solo a lasciarsi travolgere dalla voglia di ballare,  ma anche alla condivisione delle esperienze umane e musicali prodotte da secoli di storia e di scambi culturali tra il Nord Africa e l’Europa.
Partendo dal quartiere popolare parigino di Menilmontant gli El gafla – guidati da Karim, francese d’adozione dal 1992 ma di origine algerine, e che annoverano tra le loro file musicisti nord-africani, camerunesi, polacchi e francesi – sono riusciti ad attirare su di loro in breve tempo l’attenzione del pubblico e della critica attraverso la forza della propria musica e del messaggio che veicola. A testimoniare il successo delle loro performance live oltre 300 concerti in poco più di tre anni esibendosi ovunque ci fosse voglia di festa: dai piccoli bar di quartiere, ai centri sociali, ai club, ai palchi dei grandi festival internazionali con platee di decine di migliaia di persone.

Dopo l’uscita del singolo “Ya Bouya” che ha venduto circa 5000 copie in Francia in pochi mesi, il primo album pubblicato “pA/Ris-Casbah” (D:LV- Rue Stendhal) – prossimo all’uscita anche in Italia – è stato un lavoro tanto atteso quanto salutare per tutto il movimento musicale indipendente francese. Infatti in “pA/Ris/Casbah” c’è tutto: dal grido di rivolta di “Chouf la misére” che denuncia l’ipocrisia complice della povertà nel mondo, alla commovente dolcezza di “Merci”, omaggio alle donne protagoniste della Resistenza in Algeria,  fino a brani da ballare come “Bledi” e “Ya Ilahi”, un vero e proprio antidoto al grigiore quotidiano. Da non dimenticare infine proprio la partecipazione di Manu Chao  nel disco in cui duetta con Karim  nella versione araba di "Clandestino" – ultima traccia di "pA/Ris-Casbah" – che, oltre a risultare un esperimento riuscitissimo, ha dato vita a numerose session notturne parigine.
Il gruppo: Karim Chaya, voce, chitarra; Emmanuel Noubomo, sassofoni; Julien Pestre, chitarra elettrica; Raphaël Sibertin Blanc – Violino, Hakim Bouyacoub, basso; Mazigh Agsous, derbouka.

Bandakadabra
La Bandakadabra si caratterizza come marching band e fanfara di strada il cui repertorio si ispira principalmente alle sonorità dell'area balcanica e mitteleuropea. Il progetto, nato nel gennaio 2005 dall'incontro di circa venti musicisti provenienti da esperienze artistiche diverse, si contraddistingue per l'originalità degli arrangiamenti e per la ballabilità dei brani eseguiti.
Calypso centroamericani, nigun, marcette, struggenti melodie zingare si fondono con la tradizione bandistica italiana dando vita a performance itineranti coinvolgenti e cariche di allegria.
Tra il 2005 e il 2006 la Bandakadabra si è esibita numerose volte a Torino, Pinerolo (Vincoli Sonori), Senigallia (Festa della musica), Carpi, Riva del Garda, Lignano Sabbiadoro. Sul palco del Medals Plaza di Torino 2006 e nelle notti bianche olimpiche di Torino e Bardonecchia ha raccolto gli apprezzamenti della critica e di un pubblico entusiasta e scatenato nelle danze.
Recentemente ha suonato per l'inaugurazione del Presepe di Emanuele Luzzati e ha aperto i festeggiamenti per il Capodanno in piazza organizzato dal Comune di Torino.

Simone Parisi
La sua formazione artistica spazia dal teatro alla musica.
Ha fatto parte  della "Compagnia Stabile Città di Sanremo", e, nel 1998, è stato tra i fondatori della compagnia "Il movente – intento teatrale".
Nel suo carnet spettacoli itineranti, performance in italiano, francese e in dialetto sanremasco. Nel 1996 si aggiudica il premio Miglior attore giovane al Festival della poesia e commedia di Pigna (IM).
Sul versante musicale, matura una lunga esperienza come DJ, iniziata nel 1988 presso quotate discoteche della provincia.
Contemporaneamente collabora all’organizzazione di eventi musicali live: Sanremo off (2007), Druwid fest di Bajardo (2007), Festival internazionale delle arpe di Isolabona (2007), Festa della Musica di Sanremo (2007), La notte bianca di Sanremo (2007), Rock in the casbah (edizioni dal 2003 al 2007).
Nelle sue più recenti esperienze in consolle ha perseguito una ricerca sul rock'n'roll, pur continuando un percorso che si dipana tra le forme swing, vagamente gipsy, raggae e ska.

Sancho dj
Uno dei professionisti più stimati e longevi delle consolle del Ponente. Attivo già dagli anni 80 e protagonista in quasi tutti i locali storici della provincia: dall'Odeon al Nabila, dall'Ambaradan al Chiquito, dalla Giara al Kursaal (dove è resident dj da 10 anni).
Il suo genere è la musica. Conosce i percorsi lineari dell'house, i saltellamenti del tribale, conosce il reggae (di cui è appassionato), la disco music ed il rock.
E' stato protagonista dei progetti Radiomandrake e Garrincha, dove ha messo a disposizione la sua capacità compositiva e la familiarità con le tecnologie piùavanzate.
Offrirà un capodanno all’insegna della musica elettronica e tribale. Ma aspettiamoci delle variazioni sul tema.

Slavo dj
Si presenta anche come Slavo City Rocker.
Prima d'essere dj è musicista. Ha suonato la batteria, tra gli altri, nei Chupacabras, nei Terzo Potere/Vujimà ed attualmente è presenza irrinunciabile del gruppo dei Radio  Clash. Ama definirsi “un povero punk”, e, come appassionato di punk, ha alimentato il percorso alternativo di parecchi club della provincia.
Nella notte di S. Silvestro con lui si ballerà a ritmo di punk-rock, con musica autentica, pura, semplice, sana, energica.

Stefano Urso
Dj trai più rappresentativi della scena ponentina, ha vissuto da protagonista in Liguria la grande stagione della house music negli anni ’90 insieme ad un novero di professionisti quali Mario Scalambrin, Michelino ed altri. Pur avendo in partenza altri interessi (hard rock, funky, rock psichidelico) si è specializzato in questi genere divenendo trai principali specialisti, apprezzati in locali di primo piano come Il Teatro Notturno, La capannina, la Cà du Chef, il  Ninfa Egeria e molti altri.
Progressivamente il suo gusto ha  trovato nuove e più ricche possibilità espressive evolvendo  in una sorta di eclettic sound: una miscela molto ricca di influenze che raccoglie dalla dub al funk, dalla musica balcanica  al roots il tutto speziato di elettronica.
Importante la sua attività di promotore di serate con dj importanti della dancefloor internazionale:  Nicola Conte, Richard Dorfmeister, Fila Brazilia, Feel Good Production ed altri…
Recentemente un brano realizzato insieme al musicista Nirav ed al cantante Franklin è stato inserito  nella compilation “Mad word” curata dai Feel Good Production (con proventi devoluti ad Emergency) alla quale hanno preso parte Macaco, Asian Dub Fondation, Raiss ed altri…