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Nelle mani del presidente del casinò Donato Di Ponziano la lite tra Claudio Borea e Gianni Giuliano

24 dicembre 2007 | 12:14
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Nelle mani del presidente del casinò Donato Di Ponziano la lite tra Claudio Borea e Gianni Giuliano
Nelle mani del presidente del casinò Donato Di Ponziano la lite tra Claudio Borea e Gianni Giuliano
Nelle mani del presidente del casinò Donato Di Ponziano la lite tra Claudio Borea e Gianni Giuliano
Nelle mani del presidente del casinò Donato Di Ponziano la lite tra Claudio Borea e Gianni Giuliano

Faccia a faccia a distanza tra il sindaco di Sanremo Claudio Borea ed il Presidente della Provincia Gianni Giuliano divisi, anche nei giorni di Natale, per la “questione casinò”. Una vicenda che potrebbe davvero finire a carte bollate.

Anche se siamo ormai nel clima natalizio la politica non si è fermata ed anzi, proprio in questi giorni, stiamo assistendo a scontri e minacce di azioni e ricorsi. Sto parlando in particolare della situazione del casinò di Sanremo su cui, dopo le recenti nomine del nuovo consiglio di amministrazione, si è aperta una disputa tra il Comune e la Provincia. Il sindaco Claudio Borea ha infatti nominato un cda composto da tre membri, tutti di sua espressione come azionista di maggioranza della società, la Provincia chiede invece il rispetto dei patti parasociali, che le assicuravano un posto in rappresentanza di tutti gli altri comuni dell'imperiese. Il nodo sta tutto nella riduzione, stabilito dalla legge, del consiglio da 5 a 3 esponenti. Il presidente Gianni Giuliano, che sentiva nell'aria l'esclusione di un prioprio rappresentante, aveva già lanmciato messaggi a Borea che però è rimasto fermo sulle proprie posizoni.   

E adesso cosa accade ?

GIULIANO: "Noi abbiamo già deliberato, in giunta provinciale, di operare interventi di natura giurisdizionale a tutela della nostra posizione".

BOREA: "Io spero che la Provincia capisca la necessità ed il dovere che aveva l'amministrazione comunale di assicurare una guida che rappresentasse adeguatamente il Comune di Sanremo".

G: "Quando fu aperto, tannti anni fa, il casinò di Sanremo fu aperto anche per dare un ritorno economico e finanziario a tutti gli altri comuni della provincia".

B: "Voglio ricordare che il Comune di Sanremo ha oltre il 99% delle azioni del casinò, quindi è vicino ad essere socio unico":

G: "Io invece voglio ricordare che la nostra posizione è a tutela di tutte le comunità della provincia di Imperia":

B: "Spero che da adesso in poi si lavori con una logica che metta al primo posto gli interessi dell'azienda e, di conseguenza, della città stessa".

G: "L'obiettivo da perseguire non è certo quello di una poltrona nel consiglio di amministrazione, ma è la tutela degli interessi diffusi che siamo orgogliosi di difenmdere".

B: "Io spero che la Provincia collabori e, soprattutto, che anche in consiglio comunale si mettano da parte le logiche dei veti incrociati di coloro che lavorano solo per creare scompiglio e confusione".

Insomma le posizioni sono abbastanza lontane e difficilmente questi giorni di festa porteranno un po' di pace. Non è però da escludere che, nel prossimo futuro, il consiglio comunale di Sanremo possa approvare l'aumento di capitale della casino spa, che permetterebbe un ritorno ad un cda a 5, in cui Borea sarebbe ben disposto a reinserire la Provincia chiudendo così ogni lite. Tutto però è vincolato alla presentazione del piano di impresa con investimenti e tagli di spese che possano far sperare ad un rilancio dela casa da gioco. Quindi è ora tutto nelle mani del presidente del casinò Donato Di Ponziano ed dei suoi consiglieri Silvio Maiga e Dario Biamonti che avranno poco tempo per festeggiare. Tra un brindisi ed una fetta di panettone dovranno infatti predisporre questo documento che, come abbiamo visto, è al centro anche di dispute politiche e non solo aziendali.

Buon lavoro !