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L’omicidio di Vasia: la sera del delitto Roman e Vitaly assieme per un’operazione di spionaggio

12 dicembre 2007 | 14:42
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L’omicidio di Vasia: la sera del delitto Roman e Vitaly assieme per un’operazione di spionaggio

Ha detto in aula: “dovevamo vendere un cd a personaggi svizzeri contenente dari dell’operazione Cartagena del Ros dei Carabinieri”. E’ mistero sugli acquirenti. Nel pomeriggio, tocca a Maria deporre davanti alla Corte.

La sera del 13 maggio 2006, giorno in cui sarebbe morto (apparentemente in un incidente stradale) l'immigrato ucraino Vitaly Skrynnyk; l'imputato Roman Antonov si trovava con lui per consegnare un cd-rom contenente dati riservati relativi all'operazione 'Cartagena', dei Carabinieri del Ros, riguardante un traffico di stupefacenti. A commissione avvenuta, tuttavia, i due si sarebbero divisi e, da allora, mai piu' rivisti.

In tre ore di interrogatorio, stamani, in Corte d'Assise, a Imperia, Roman Antonov, l'immigrato russo accusato di omicidio volontario premeditato in concorso con la moglie, Maria Antonova -per aver simulato un incidente stradale mortale con sostituzione di persona, finalizzato alla riscossione di numerose assicurazioni sulla vita – ha risposto a tutte le domande dei giudici, della difesa e dell'accusa e, nel raccontare l'ultima sera con Skrynnyk – lui che e' sempre stato sospettato di appartenere ai servizi segreti – ha parlato, in pratica, di un'operazione di spionaggio. Ha detto di essersi recato, con la futura vittima: prima a Nizza, poi ad Arma di Taggia (Imperia), dove hanno consegnato il cd.

A quel punto, ha raccontato Roman, si sono divisi e mentre Vitaly ha proseguito con l'auto (una Citroen Ax, intestata all'imputato) verso l'entroterra di Imperia; Roman avrebbe preso la bicicletta e si sarebbe diretto alla stazione ferroviaria di Ventimiglia dove, poi, sarebbe salito su un treno per Nizza. Saputo dell'incidente mortale di Vitaly, Roman, da Nizza avrebbe intrapreso un concitato scambio di sms con la moglie, che si trovava a Imperia.

Si parla di 111 messaggi di botta e risposta (tutti in lingua russa), con cui Roman, nel chiedere spiegazioni, spiega a Maria come comportarsi e le dice di denunciare la scomparsa dell'auto. Terminata la prima parte dell'udienza, il processo e' ripreso nel pomeriggio con l'audizione della moglie.