La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria

9 dicembre 2007 | 09:47
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La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria
La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria
La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria
La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria
La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria
La mostra di Pino Ceriotti aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini dell’ex stazione ferroviaria

Ceriotti presenta personaggi famosi o sconosciuti nei suoi grandi teleri, dipinti come fossero dei divi del cinema. In questa galleria i protagonisti di questi grandi quadri su stoffe colorate, attraverso la semplicità della loro immagine esprimono idee.

E' stata ufficialmente inaugurata ieri la mostra delle opere dell'artista Pino Ceriotti che resterà aperta fino al 6 gennaio presso i magazzini della ex stazione ferroviaria di sanremo nell'ambito del programma "è in arrivo un treno carico di…"

Dopo il successo della mostra Liberarte realizzata dagli studenti del Dams di Imperia, viene ora ospitata una mostra particolarmente originale e interessante. Nel magazzino si possono ammirare per la prima volta a Sanremo alcune opere dell'artista lombardo che si presentano come arazzi e non sono intelaiate, sono dipinte ad olio su tovaglie o fodere di materassi e r affigurano uomini e donne di varie etnie.

Ceriotti presenta personaggi famosi o sconosciuti nei suoi grandi teleri, dipinti come fossero dei divi del cinema. In questa galleria i protagonisti di questi grandi quadri su stoffe colorate, attraverso la semplicità della loro immagine esprimono idee e pensieri.

L'autore per la loro realizzazione si è ispirato alla piazze del terzo mondo, dove spesso campeggiano enormi ritratti di divi locali con espressioni di gioia, di dolore, di sorpresa. Sono semplici cartelloni pubblicitari di protagonisti cinematografici, ma oltre ad arredare il tessuto urbano sono veicoli per messaggi più legati alle culture e
tradizioni di appartenenza e racchiudono i desideri, i sogni, le proiezioni di milioni di spettatori.

Il mio lavoro ritengo – ha detto Pino Ceriotti – sia un tentativo di utilizzare il linguaggio pubblicitario terzo mondista dato dalle dimensioni, dai colori, dai materiali usati per pubblicizzare qualità umane legate alla saggezza alla profondità interiore, una specie di pubblicità progresso per l'anima. L'obbligo di cogliere l'attenzione con grandi dimensioni fa parte della tradizione del ritratto religioso e non. L'occhio è un rilevatore di sentimenti, intelligenza e profondità, in questo periodo storico dove l'attenzione è rivolta al denaro, al potere, all'estetica. L'incontro con occhi profondi e saggi torna ad essere una esigenza.

Pino Ceriotti nasce a Busto Arsizio il 13 giugno del 1955, città dove vive e lavora. Si occupa da anni di attività espressive nel campo della pittura, della fotografia, con particolare riferimento alle culture orientali, nonché dianimazione sociale e arte-terapia. Per molto tempo ha vissuto tra India, Europa e Stati Uniti, eleggendo New York quale luogo ispiratore della sua pittura, che lui definisce pop etnico.

Dal suo peregrinare tra Occidente e Oriente, Pino Ceriotti ha infatti riportato visi e volti che nascondono verità, colori e culture diverse. Partecipa a numerose esposizioni collettive e personali, sia a livello nazionale che internazionale, tra cui:"Art Fair" Lugano 1993, "Specchio dell'anima" allo Space Untitled di New York 1997, Amersfourt in Olanda al Theather De Lieve Vrouw 1998; in Italia all'Art Directors Club di Milano 1998, "Quartet" Florence Lynch Gallery New York 2000, "Miti d'oggi" galleria Mares di Pavia, "I Santi" spazio Cesare da Sesto Sesto Calende 2003.