Incontro con i Parroci, i sacerdoti e i religiosi del ponente per un progetto di Pastorale Giovanile

6 dicembre 2007 | 10:04
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Incontro con i Parroci, i sacerdoti e i religiosi del ponente per un progetto di Pastorale Giovanile

Sarebbe auspicabile intensificare e pubblicizzare con una vetrina “ad hoc” (nello specifico Radio Amicizia e il sito Diocesi24) le iniziative per giovani e ragazzi, in particolare quelle svolte nelle parrocchie.

Si è  svolto ieri a Vallecrosia presso l'Istituto Salesiano "Maria Ausiliatrice" un importante incontro tra il Vescovo Mons. Alberto Maria Careggio e i parroci dei 3 Vicariati dell'estremo ponente, Ventimiglia, Val Nervia e Bordighera-Vallecrosia per avviare un progetto di Pastorale Giovanile per la Zona Ponente.
Mons. Vescovo, dopo aver salutato il clero convenuto all'incontro, ha aperto il suo discorso richiamando all'importanza di lavorare per i giovani , di improntare il nostro agire pastorale con un occhio di riguardo per il mondo giovanile: per questo motivo è anche giusto, secondo Mons. Careggio, lavorare in maniera sinergica e smettere di parlare dei "miei" giovani,  ma è ora di parlare dei "Nostri" giovani, poichè questa è una preoccupazione di ogni parroco, di ogni
sacerdote.
A questo punto ha preso la parola Don Renato Di Furia, direttore dell'Opera Salesiana, che ha illustrato una bozza di progetto iniziale di Pastorale Giovanile per la Zona Ponente che prevede le seguenti tappe:

-Incontro con i Vicari Foranei del territorio con il Vescovo, promotore dell'iniziativa-
-Incontri di tutti i sacerdoti con il Vescovo per presentare loro il progetto, aiutarli a mentalizzarlo e chiedere le loro aspettative.
-Incontro con quanti nelle parrocchie si interessano alla formazione dei giovani o quanti lo potrebbero fare.
-Verificare quanto già sul terrritorio esiste in associazioni, gruppi, esperienze ecc. sia religiose che civili.
-Agganciare particolarmente gruppi, associazioni cattoliche già presenti e offrire loro un percorso di di incontri e comunione.
-Creare momenti di incontro e formazione dei giovani per fasce d'età. Corsi di animazione, formazione, momenti aggregativi, giornate di ritiro ecc.
– Cercare sul territorio un aspetto da affidare a questi giovani come protagonisti del territorio.

Dopo l'intervento di Don Renato , è stato dato spazio agli interventi dei sacerdoti presenti: è stato fatto notare che all'interno della Diocesi esistono Associazioni che raccolgono giovani sia come destinatari di un'azione pastorale sia come volontari in aiuto di altri(associazioni per disabili dove i giovani rendono un servizio caritativo).
E'stato già avviato un censimento degli oratori, cosi' come sono stati avviati convegni per e sui giovani( ad esempio quello sul bullismo a Ventimiglia).
E' stata inoltre richiesta una mappatura di tutte le risorse umane e  materiali ed è stata espressa l'esigenza di mettersi in rete per un miglior servizio al territorio: a tal proposito sarebbe auspicabile intensificare  e pubblicizzare con una vetrina "ad hoc" (nello specifico Radio Amicizia e il sito Diocesi24) le iniziative per giovani e ragazzi, in particolare quelle svolte nelle parrocchie.
Un buon lavoro si potrebbe attivare con le Scuole e in parte è gia stato fatto, per far passare uno stile educativo con riferimenti  sia culturali che formativi e cristiani.
E' stato fatto notare come poi sia già attivo da anni un progetto sulla legalità nei comuni di Ventimiglia e Camporosso che  terminerà il 31 dicembre, dentro il quale ci si potrebbe inserire per il prossimo anno presntando un progetto.
E' sata altresi' suggerita l'idea di creare Centri di Ascolto nelle scuole cosi' come di far partecipi dei progetti anche i laici, rendendoli corresponsabili nel capo educativo.
In chiusura dell'incontro è stato sottolineato come creare un progetto significhi rendere partecipi tutti, lavorare insieme( in modo particolare con chi agisce nella pastorale come preti, religiosi e laici impegnati).Occorre pensare, modificare e cercare vie migliori per fare in modo che un'azione pastorale dia i suoi buoni frutti, cosi' come occorre servirsi di esperti e competenti in materia di progetti e di giovani.
Infine è stata chiesta la formazione  per coloro che lavorno con i giovani, in particolare catechisti e animatori, formazione vista come attivare al volontariato gratuito, sottolineando come che incontri come quello di ieri fanno bene anche ai sacerdoti per mettere insieme le preoccupazioni e le gioe di ciascuno.