Il killer Luca Delfino è seminfermo di mente, narcisista e paranoide. Depositata la perizia

13 dicembre 2007 | 18:27
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Il killer Luca Delfino è seminfermo di mente, narcisista e paranoide. Depositata la perizia

Lo ha riferito l’avvocato di parte civile, Marco Bosio di Ventimiglia, secondo il cui consulente il killer avrebbe piena capacita’ di intendere e volere. Lunedi’ prossimo di nuovo a giudizio per le molestie all’ex fidanzata uccisa a coltellate.

E' seminfermo di mente, soggetto paranoide, narcisista e socialmente pericoloso', Luca Delfino, 30 anni, di Serra Ricco' (Genova), il giovane che il 10 agosto scorso ha sgozzato l'ex fidanzata Maria Antonietta Multari, in via Volta a Sanremo. Lo ha riferito l'avvocato di parte civile, Marco Bosio di Ventimiglia (che difende i genitori della vittima), annunciando che la perizia commissionata dal pubblico ministero, Vittore Ferraro al prof. Franco Freilone dell'Università di Torino, e' stata depositata stamani.

'Un dato importante – ha aggiunto Bosio – e' che e' ritenuto altamente pericoloso. Altra questione riguarda la premeditazione che non appare incompatibile con la seminfermita' mentale'. Bosio che ha avuto l'occasione di esmainare alcuni stralci, ha poi concluso: 'Sentiro' il mio consulente (prof. Stefano Ferracuti, psicologo clinico del Dipartimento di Scienze psichiatriche e medicina psicologica dell'Universita' La Sapienza di Roma, ndr) per le osservazioni in merito, anche se la nostra posizione e' di capacita' in ogni caso'.

L'avvocato di Delfino, Riccardo Lamonaca di Genova, ha affermato: 'Mi viene riferito da un giornalista che il consulente prof. Franco Freilone avrebbe concluso per una seminfermita' del mio assistito. Questo avvalorerebbe quanto da me sempre pensato. Mi riservo di fare ulteriori commenti non appena avro' letto integralmente la consulenza'. L'avvocato Lamonaca ha gia' annunciato che lunedi' prossimo sara' quasi sicuramente presente anche il suo cliente, al tribunale di Ventimiglia, per il processo che lo vede imputato del reato di molestie nei confronti dell'ex fidanzata.

Delfino, che attualmente si trova presso il centro clinico del carcere di Regina Coeli, a Roma – dove sara' operato a una mano – potrebbe essere tradotto a Ventimiglia per l'udienza, in quanto non ha rinunciato a parteciparvi. Il 5 dicembre scorso era stato condannato dal giudice di pace di Ventimiglia al pagamento di una multa di 85 euro per le minacce alla mamma della giovane vittima.

'Mi vergogno dell'Italia e di essere italiano. Non era forse socialmente pericoloso anche prima Delfino? Ma i giudici dov'erano'. Questo il duro commento, a caldo, di Rocco Multari, papa' di Maria Antonietta, ai primi responsi della consulenza psichiatrica depositata. 'E' un esito all'italiana. Il mio avvocato (Marco Bosio, ndr) che ha letto qualche stralcio della perizia mi ha detto che Delfino era completamente sano e che poi ha avuto un attimo di follia. Ora mi chiedo come fa una persona a diventare pazza solo per un istante e poi a tornare sana. E i giudici di Genova che indagavano sull'omicidio Biggi non lo sapevano che era seminfermo di mente? Non lo sapevano che poteva essere socialmente pericoloso? C'e' un solo soggetto indagato per omicidio, a cui si aggiungono le segnalazioni e le denunce nostre, e nessuno lo tiene sotto controllo?. Ci sono istituzioni che, a questo punto, non meritano neppure di portare questo nome'.