Il condono della casa sopra il cimitero: Merlenghi risponde ad accuse su appoggio maggioranza

19 dicembre 2007 | 09:45
Share0
Il condono della casa sopra il cimitero: Merlenghi risponde ad accuse su appoggio maggioranza

“La pratica gira dal 2004 e mi sembra che un cittadino abbia tutto il diritto di avere una risposta. Non prendiamoci in giro con le scappatoie per non affrontare un problema”. Nel mirino gli ‘ammiccamenti’ tra Raschiotti e Scullino.

Il consilgiere comunale di opposizione a Ventimiglia, Mauro Merlenghi (lista "Ventimiglia Nuova"), replica alle accuse mosse dal resto dell'opposizione per aver garantito, assieme al consigliere Franco Bottini, il numero legale alla votazione della pratica riguardante il condono di un casolare sopra il cimitero di frazione Torri, a Ventimiglia, proprieta' di Roberto Balestra, ex consigliere di Forza Italia.

"Desidero fare alcune precisazioni su quanto apparso sul vostro giornale in
riferimento al voto sulla pratica di condono richiesta dal ex Consigliere
Roberto Balestra. Ero consapevole delle polemiche che sarebbero sorte, ma io
sono un cittadino prestato alla politica e non riesco a ragionare in termini
di "opportunità" politica. Conservo e spero di conservare sempre
l'indignazione davanti alle assurdità della politica, ho volutamente votato
a favore e lo rifarei. La pratica gira dal 2004 e mi sembra che un cittadino
abbia tutto il diritto di avere una risposta. Non prendiamoci in giro con le
scappatoie per non affrontare un problema, se la pratica era così scandalosa
perché non votare contro invece di abbandonare l'aula? La verità è che
votare contro avrebbe portato ad un contenzioso con il privato con costi per
la collettività".

E poi. "Se vogliamo fare della dietrologia, forse, la polemica era
da fare dopo la delibera della precedente Amministrazione, delibera
indiscutibilmente dubbia ma presa senza il parere dell'ASL anzi menzionando
proprio la mancanza di questo documento. A questo punto con una delibera
favorevole senza ma e senza riserve che fare?. Cosa sarebbe successo in
caso di una nuova disposizione di senso contrario? Sarebbe nato un problema
tecnico-giuridico: avremmo avuto due provvedimenti contraddittori tra loro e
si sarebbe creata una situazione difficile da dipanare".

Conclude Merlenghi: "La prima delibera è indiscutibilmente e formalmente valida, conseguentemente se la seconda isposizione avesse avuto risposta negativa, cosa sarebbe successo? Ricorso l TAR? E chi avrebbe pagato gli eventuali danni? Inoltre tralasciando vari spetti procedurali di questa pratica voglio solo sottolineare che il
parere dell'ASL non ha denunciato problemi igienico-sanitari, ha fatto solo considerazioni di tipo urbanistico che sono state superate dalle rescrizioni dell'Ufficio Tecnico anzi dietro richiesta del Consiglio omunale sono state inasprite. Io non so se ho fatto un favore al Sindaco, la mia coscienza mi dice di vere fatto il mio dovere di Consigliere e comprendo uscire dall'aula per on prendere posizione, ma la polemica dopo è veramente demagogica".