Il 30 dicembre gli strumentisti della Scala al Convento di San Domenico

27 dicembre 2007 | 09:34
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Il 30 dicembre gli strumentisti della Scala al Convento di San Domenico

“Riteniamo doveroso salutare per l’ultima volta i Frati Domenicani che lasceranno il convento due giorni dopo, con l’arrivo del 2008” dice Roberto Orengo, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Taggia

Domenica 30 dicembre  è stata organizzata una giornata dedicata completamente al Convento dei Domenicani. Si inizierà alle 10 con le visite guidate gratuite che proseguiranno tutto il giorno per giungere alle 17, momento in cui prenderà vita il concerto di fine anno. Per l'occasione si esibiranno gli strumentisti della Scala in una formazione da camera di particolare effetto ovvero Fabrizio Meloni clarinetto, Kleidi Sahatci e  Ernesto Schiavi violini, Francesco Lattuada viola, Sandro Laffranchini violoncello e Giuseppe Ettorre contrabbasso. Eseguiranno musiche di Mozart, Boccherini, Bottesini, Corelli. Inoltre a  partire dalle 10 dalla ex-stazione vi sarà un servizio navetta ogni 30 minuti che durerà fino al termine del concerto.

“E' con grande soddisfazione che presento la giornata del 30 dicembre – dice Roberto Orengo, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Taggia – La mia volontà e di tutta l'amministrazione è stata quella di dar vita a un momento di grande interesse culturale, con la specifica intenzione di focalizzare sul convento di San Domenico l'attenzione di tutto il nostro territorio. Le visite guidate daranno a tutti i partecipanti la possibilità di contemplare ancora una volta opere d'arte importantissime dei fratelli Brea, del Cambiaso, di preziosi incunaboli, nonché “L'adorazione dei Magi” del Parmigianino. E per l'occasione è sembrata cosa giusta terminare la giornata con il “Concerto di fine anno” che vedrà l'esibizione degli Strumentisti della Scala di Milano.

"Riteniamo inoltre doveroso – conclude Roberto Orengo – anche se con profonda tristezza e amarezza, salutare per l'ultima volta i Frati Domenicani che lasceranno il convento due giorni dopo, con l'arrivo dell'anno nuovo. Proprio per questo motivo, mi auguro una grande affluenza di pubblico, affinché tutti insieme si possa, per un giorno, far rivivere il convento in modo che ritrovi le luci della ribalta che più gli competono”.