Nuovo Organo in Seminario |
Bordighera - Val Verbone
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Ecco come si è arrivati a dotare la Scuola Diocesana di Musica Sacra di uno strumento importante

13 dicembre 2007 | 16:57
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Ecco come si è arrivati a dotare la Scuola Diocesana di Musica Sacra di uno strumento importante

Il progetto di costruire uno strumento importante è fiorito sotto gli auspici dell’allora Vescovo Mons. Giacomo Barabino e con il fervido sostegno di Mons. Vittorio Lupi, Vicario Generale della Diocesi e Rettore del Seminario, il Vescovo Mons. Careggio

Il desiderio di dotare la Scuola Diocesana di Musica Sacra di uno strumento importante, adatto alle esigenza didattiche ed in grado di offrire agli allievi innumerevoli possibilità coloristiche, trova la sua prima realizzazione nel 2000 quando l'Asl 1 imperiese, per interessamento del Maestro Silvano Rodi, fa dono al Seminario dell'organo che Francesco II Vegezzi-Bossi costruì nel 1943 per la Cappella dell'Ospedale di Bussana. Si tratta di un piccolo strumento a trasmissione pneumatica, a due manuali, in cattivo stato di conservazione, inutilizzato da anni. Quest'organo viene smontato nel settembre 2000 per poi essere trasportato nei locali del Seminario Vescovile Pio XI, dove ha sede l'Istituto di Musica Sacra. Nel 2001 hanno inizio i lavori di costruzione di un nuovo strumento per la Cappella del Seminario che riutilizzi il materiale dell'organo Vegezzi-Bossi. Questi lavori vengono affidati all'organaro Alessandro Giacobazzi. Una serie fortunata di eventi porta il Seminario Pio XI nel 2002 all'acquisizione di un secondo strumento: l'organo del vicino Ospedale "Saint Charles" di Bordighera, costruito nel 1927 dal Cav. Pacifico Inzoli, strumento a due tastiere, molto più grande del precedente, in pessimo stato di conservazione e inutilizzato da lungo tempo. Anch'esso viene smontato dall'organaro Giacobazzi e da Andrea Verrando. Il Seminario si trova così ad avere ben 2 strumenti, e prende corpo, tra l'entusiasmo di tutti, l'idea di creare, sulla base del materiale fonico recuperato, uno strumento imponente, degno della Casa di Dio e adatto a formare gli studenti della Scuola Diocesana, esigenza quest'ultima più volte espressa dal Maestro Paolo Gobetti, direttore del medesimo Istituto e apprezzato compositore. La storia dello strumento si fa ancora più avvincente quando, grazie ad un'altra inportante segnalazione del Maestro Rodi, si riesce ad acquisire, assieme ad altro materiale, la monumentale consolle a quattro manuali fatta costruire dal Maestro Fernando Germani, insigne interprete, didatta e progettista, per l'organo della propria abitazione privata. Si tratta di una consolle costruita dalla Ditta Cav. Giuseppe Ruffatti di Padova. Il progetto di costruire uno strumento importante è fiorito sotto gli auspici dell'allora Vescovo Mons. Giacomo Barabino e con il fervido sostegno di Mons. Vittorio Lupi, Vicario Generale della Diocesi e Rettore del Seminario, il nuovo Vescovo S.E. Mons. Alberto Maria Careggio, ha fin dal suo ingresso dato approvazione e sostegno al progetto.