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Claudio Borea “Mi ricandiderei ? La voglia di andare avanti c’è”

27 dicembre 2007 | 17:44
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Claudio Borea “Mi ricandiderei ? La voglia di andare avanti c’è”

Il sindaco di Sanremo analizza il suo 2007. Un anno politicamente intenso che lo ha visto sempre impegnato a cercare di respingere gli attacchi dell’opposizione e ad inventarsi uomo politico. I fatti, per ora, gli danno ragione, perché é ancora in piedi.

Al termine di un 2007 molto intenso, sotto il profilo politico, non potevo non fare un'intervista al sindaco di Sanremo Claudio Borea. Un Borea che durante l'anno ha dovuto fronteggiare diverse crisi politiche, ha licenziato alcuni assessori per poi richiamarli dopo un paio di mesi, ha perso uomini in maggioranza e ne ha acquistati altri dall'opposizione, ha rassegnato le dimissioni per poi ritirarle l'ultimo giorno utile, a volte ha subito "pugni politici" da alleati (vedi la mancata ricapitalizzazione del casinò) ed altre volte è stato salvato (vedi il bilancio) da consiglieri d'opposizione. Insomma un Borea che quest'anno di certo non si è annoiato.

Signor sindaco, come ha vissuto quest'anno sotto il profilo politico ?

"E' stato molto difficile, è dal giorno in cui mi sono insediato che ho dovuto affrontare un tentativo continuo di farmi cadere, dal blitz dal notaio a tutti gli altri passaggi successivi. C'è sempre stata una volontà di andare contro, di mettere i bastoni tra le ruote, con la logica del tanto peggio tanto meglio".

Ma il 2007 in quest'ottica è stato l'anno più difficile da affrontare, rispetto a quelli precedenti, o no ?

"Direi di si, perchè c'è stato un attacco quotidiano con la continua ricerca di destabilizzazione, concretizzata nel passaggio diversi consiglieri all'opposizione" 

Anche lei però, bisogna dirlo, è rimasto in piedi dopo il passaggio in maggioranza della Democrazia Cristiana. Quanto c'è di Borea in questo passaggio e quanto dei suoi collaboratori ? Cioè è tutta farina del suo sacco ?

"Mah diciamo che in questo passaggio c'è stato tanto di Borea. In questa prima parte di mandato ho avuto modo di imparare certi meccanismi. Forse in questo sono stato un po' sottovalutato dagli avversari politici".

E la vicenda del casinò come andrà a finire ?

"Ecco, vede, il casinò è l'emblema di come vengono affrontate le cose a Sanremo. Invece che discutere di come rilanciare quest'azienda, di come programmare investimenti per risollevare la casa da gioco, si parla di quanti consiglieri devono essere inseriti nel cda. Questo è proprio l'esempio che dimostra come a Sanremo, troppo  spesso, si parli di aspetti tecnici e non della sostanza delle cose".

Cosa le ha dato più fastidio in questi anni ?

"Sanremo si deve liberare da quei vecchi soloni della politica che, con poche centinaia o decine di voti, condizionano la città".

Ora dopo 3 anni e mezzo di amministrazione si aspetta ancora qualche sgambetto o crede che ormai andrà a fine mandato tranquillo ?

"No, io continuo ad aspettarmi di tutto, dovrò sempre stare molto attento. Spero però che davvero si apra una nuova stagione fatta di condivisione dei grandi problemi di Sanremo, con l'unico obiettivo di risolverli".

Se il suo mandato si chiudesse oggi, lei si ricandiderebbe ?

"Ma, non lo so, la volontà di andare avanti c'è, così come quella di completare le opere iniziate, tenendo sempre al centro il progetto iniziale che ci ha spinti a candidarci. Di certo non vorrei un ritorno delle vecchie logiche che hanno governato in passato Sanremo. Bisognerà vedere tante cose….i programmi….le alleanze….".

Insomma, cari lettori, non c'è bisogno che questa volta io vi traduca il politichese, vero ? Avete capito anche voi che Borea, pur conscio delle difficoltà, si ricandiderebbe e proprio per questo calerà le carte più forti che ha a disposizione (vedi la pedonalizzazione di via Matteotti o la pista di atletica, solo per fare due esempi) negli ultimi mesi del suo mandato.