Alessio Saso presenta una proposta di legge e chiede un aiuto ai parlamentari

20 dicembre 2007 | 12:09
Share0
Alessio Saso presenta una proposta di legge e chiede un aiuto ai parlamentari

Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale presenta una proposta di legge per i sistemi di autodifesa per le donne a rischio e quelle oggetto di molestie dagli ex. Serve però anche un appoggio “romano” da parte di Senatore ed Onorevoli.

Il problema della violenza sulle donne è, purtroppo, in continua crescita in Italia e la provincia di Imperia non ne è esente, anzi. Due tra i casi più eclatanti degli ultimi mesi ci sono infatti due omicidi commessi proprio nell'imperiese. Si tratta dell'assassinio a Sanremo di Antonella Multari da parte del suo ex fidanzato Luca Delfino, e di  Carmelina Gagliardi dal'ex marito Nicola Corsaro. Entrambe le donne avevano subito in passato minacce e molestie da parte di coloro che poi ne sarebbero stati gli assassino. Questo allarme deve ora essere affrontato anche a livello politico. Una proposta è così partita dalla Liguria con il consigliere regionale di AN Alessio Saso.

"Ho presentato una proposta di legge al Parlamento per consentire un porto d'armi "leggero" alle donne a rischio".

Quali donne intende ?

"Intendo le donne che sono vittime di persecuzione da parte di mariti, fidanzati o spasimanti che non si rassegnano ad una separazione, quello che in Inghilterra viene definito lo stolking, oppure a quelle che sono esposte a potenziali rischi, magari lavorando in zone isolate o di notte".

Quale è la proposta che ha presentato alle Camere ?

"Che queste donne possano chiedere alle forze dell'ordine di essere dotate di strumenti di autodifesa, come spry al peperoncino oppure la famosa pistola elettrica che immobilizza, in modo da potersi difendere in caso di aggresisoni".

Ma in Italia l'uso privato di questi strumenti non è consentito.

"Si, in Italia non è ancora consentito, proprio per questo è una legge che dovrebbe essere approvata dal Parlamento".

Che procedura ha previsto nel suo documento ?

"Una sorta di porto d'armi leggero che possa essere richiesto in Questura e possa seguire un percorso autorizzativo agevolato per questa tipologia di donne".

Questa potrebbe essere la soluzione a questa piaga sociale ?

"No, non pretende di esserne la soluzione, ma potrebbe dare un contributo positivo".

Prevede un iter facile ?

"No, proprio perchè è una proposta di legge nazionale e non regionale, per questo sarebbe importantissimo che qualche parlamentare, anche con un accordo bipartizan, si unisse e facesse sua questa proposta per darle maggiore forza".

Vedremo se questo invito sarà raccolto.