Schianto con la motocicletta |
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Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova

27 novembre 2007 | 08:19
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Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova
Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova
Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova
Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova
Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova
Una super-testimone per il drammatico incidente di Sanremo. Paolo Angelini in fin di vita a Genova

La donna transitava in automobile, con i due figlioletti a bordo, quando ha visto la motocicletta sfrecciare come un proiettile davanti a lei. E’ ancora sotto choc per l’accaduto.

C'e' una testimone, una donna, che transitava in automobile, con a bordo i due figlioletti, che per un soffio non e' stata investita, la quale ha assistito all'incidente di ieri pomeriggio in corso Garibaldi, a Sanremo, in cui e' rimasto ferito in modo gravissimo, Paolo Angelini, 35 anni, titolare assieme al padre, di Stock Bike, il negozio di via Martiri, oggi ricoverato in coma all'ospedale San Martino di Genova. Il giovane viaggiava in sella a una potente 'Yamaha R1', quando ha perso il controllo della guida, salendo da via Fratti verso corso Garibaldi.

La donna, abitante nell'entroterra di Imperia e ancora sotto choc per l'accaduto – ha infatti rischiato di essere investita dalla motocicletta che, come un proiettile, ha attraversato corso Garibaldi (da via Fratti), andando a sbattere contro un palo della luce – e' stata a lungo ascoltata dalla polizia municipale per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Secondo il suo racconto, dunque, Paolo, dopo aver urtato il muro di via Fratti, nel corso della lunga frenata, avrebbe proseguito la sua corsa in via Garibaldi, fermandosi contro il palo della luce. Sorte vuole, che l'automobilista andasse piano; in caso contrario, il bilancio dell'incidente sarebbe stato sicuramente piu' grave. In giornata proseguiranno gli accertamenti per ricostruire la dinamica del sinistro. L'unica cosa certa, per ora, e' che il giovane andava veloce.