Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)

23 novembre 2007 | 17:14
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Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)
Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)
Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)
Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)
Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)
Storace a Sanremo: “L’area del ‘no voto’ è un capitale enorme che porterò alla coalizione” (audio)

L’onorevole ha presentato in serata il movimento “La Destra”, da lui fondato e per il quale e’ segretario nazionale, intervenendo sui temi di politica nazionale.

'L'asse Fini-Casini? Credo che il miglior commento possa essere il ringraziamento di Prodi, perche' francamente mi sembra che abbiano individuato l'avversario in Berlusconi'. Lo ha dichiarato, in serata, l'onorevole Francesco Storace, segretario nazionale de 'La Destra', al cinema Centrale di Sanremo, a margine della presentazione alla cittadinanza del nuovo movimento politico. 'E identificare in Berlusconi un avversario e' sbagliato – ha proseguito Storace – perche' cosi' le speranze del centrodestra rischiano di essere frantumate. Noi, comunque, andiamo avanti con coerenza e linearita' e con la voglia di abbattere il governo di centrosinistra'.

L'onorevole Francesco Storace e' intervenuto anche sulla proposta del leader di Forza Italia di fondare il Partito Popolare delle Liberta', come alternativa al Partito Democratico.

'Con il nuovo partito di Berlusconi si costituisce un rapporto di alleanza leale, ma non di confluenza, perche' noi abbiamo voluto formare la destra. Penso che con questo partito Berlusconi abbia voluto dare un segnale piu' verso la rappresentanza autentica del popolo che alla autoreferenzialita' dei partiti. C'e', poi, una differenza enorme tra una politica di alternanza e una di alternativa. Noi siamo da questa parte, cioe' quella che antepone i valori al potere e crediamo che bisogna sforzarsi per convincere il maggior numero di cittadini a credere in una politica fatta di valori che poi rappresentano anche un'istanza di societa' diversa. Con questo partito ci vogliamo alleare, perche' crediamo che si possa costituire un'alternativa'. Storace ha, poi, aggiunto: Sbaglia chi mette i bastoni tra le ruote. Fini ha raccolto le firme col referendum dicendo che i piccoli sono un problema. Il suo non e' ancora un piccolo partito, ma e' ancora un problema. Fini sta sbagliando grosso, anche sulla storia del conflitto di interessi: e' stato tredici anni con Berlusconi e non se ne e' mai accorto?'. 

Dal Cinema Centrale di Sanremo, dove ha presentato il movimento 'La Destra', l'onorevole Francesco Storace ha affrontato un'altra spinosa tematica, quella della riforma elettorale.

'Sulla riforma elettorale sono convinto che si andra' a referendum o ad elezioni per evitare il referendum. Penso questo, perche' vedo che a sinistra,la discussione, e' ancora un po' piu' complicata di quanto avviene da questa parte del campo. E, comunque, cio' che a me interessa e' una politica che si occupa di casa, lavoro e sicurezza. In poche parole, dei problemi dei cittadini. Le alchimie, francamente, hanno stancato'.

Il senatore Francesco Storace, parlando dello sviluppo del movimento politico da lui fondato, 'La Destra' ha voluto sottolineare le potenzialita' elettorale di chi, per una ragione o per l'altra, e' contrario al voto.

'L'area del 'no voto' e' un capitale enorme che portiamo in dote alla coalizione con la quale vogliamo essere alleati. Sono molto soddisfatto dello sviluppo del movimento – ha affermato Storace – la stessa giornata in questa provincia dimostra che c'e' un alto consenso. Quello del 'no voto' e' un capitale enorme'. Storace ha, poi, aggiunto: 'Insisto sul tema dei valori, perche' bisogna rendere centrale la persona e capire che l'uomo viene prima di tutto. Bisogna anche capire che non c'e' semplicemente il mercato, ma ci sono anzitutto delle persone ed e' su questa politica che noi vogliamo concentrare la nostra azione'.