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Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio

17 novembre 2007 | 11:37
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Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio
Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio
Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio
Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio
Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio
Rapinatore algerino demolisce pattuglia dei carabinieri che lo arrestano. Particolari e fotoservizio

L’immigrato era stato inseguito e arrestato per la rapina di un telefonino cellulare a una casalinga. Sotto l’effetto della cocaina ha dato in escandescenze. I militari, però, malgrado l’aggressione sono riusciti a immobilizzarlo.

Rapina impropria, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sono le accuse a cui dovra' rispondere un immigrato algerino di 20 anni, Aziz Madri, irregolare in Italia, che nella tarda serata di ieri, ha aggredito e scippato del telefonino una casalinga di 31 anni, E.R. Attirata dalle urla della giovane una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri e' intervenuta in soccorso e lo straniero e' scappato. I militari lo hanno inseguito, ma quest'ultimo, molto probabilmente in preda alla cocaina, ha scatenato un violento attacco nei confronti dei militari della pattuglia, danneggiando l'auto di servizio.

Solo grazie all'impiego di grande professionalità e spirito di sacrificio i due militari riuscivano a bloccare definitivamente l'algerino che, aiutato dalla forza sovraumana e dall'assoluta insensibilità agli stimoli esterni che caratterizzano i soggetti sotto l'effetto di alcune sostanze stupefacenti, riusciva comunque a ferire i due operatori e a danneggiare l'autovettura di servizio. Trasportato l'arrestato a villa Giulia si procedeva con il suo segnalamento e si scopriva che lo stesso era già noto alle forze dell'ordine con molti nomi diversi. Nel contempo i militari operanti si portavano presso l'ospedale civile di Sanremo per ricevere le cure del caso.

L'operazione è stata coordinata dal capitano Daniele Credidio e dal tenente Gian Mario Carta.