“Nessuna stampella per Scullino e nessun accordo trasversale nel nostro voto di astensione”

17 novembre 2007 | 11:51
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“Nessuna stampella per Scullino e nessun accordo trasversale nel nostro voto di astensione”
“Nessuna stampella per Scullino e nessun accordo trasversale nel nostro voto di astensione”
“Nessuna stampella per Scullino e nessun accordo trasversale nel nostro voto di astensione”
“Nessuna stampella per Scullino e nessun accordo trasversale nel nostro voto di astensione”

Il capogruppo comunale di Ventimiglia Nuova, Pietro Raschiotti e I minoranza: Mauro Merlenghi, Franco Bottini, Gianluca De Lucia, Domenico De Leo, Claudio Berlengiero, hanno sottoscritto un documento comune in risposta alle tensioni politiche.

Il capogruppo comunale di Ventimiglia Nuova, Pietro Raschiotti e gli altri consiglieri di minoranza: Mauro Merlenghi, Franco Bottini, Gianluca De Lucia, Domenico De Leo, Claudio Berlengiero, hanno sottoscritto un documento comune in risposta alle tensioni politiche relative all'approvazione del Piano Commerciale, boicottato da An, che hanno provocato una spaccatura nella maggioranza.

"La discussione e la votazione sul Piano del Commercio – spiegano – hanno messo a nudo le forti tensioni e contraddizioni all'interno della coalizione di maggioranza che amministra Ventimiglia. Il voto contrario di AN non giunge inatteso: dopo i forti contrasti pre-elettorali sulla candidatura a Sindaco di Scullino il capogruppo di AN Ballestra, che si era a sua volta candidato Sindaco in contrapposizione allo stesso Scullino, ha ulteriormente evidenziato le diversità di obiettivi programmatici tra i partiti della Casa delle Libertà. I consiglieri di minoranza tutti (Ventimiglia, Nuova, l'Ulivo, Movimento Frontalieri e Progetto Ventimiglia) non hanno voluto schierarsi per alcuna delle due parti in campo e, con la loro astensione sulla pratica, oltre ad aver portato un contributo tecnico importante nel lavoro in commissione, hanno ribadito che l'interesse dei cittadini e degli operatori economici è preminente sugli interessi di parte. Pur criticando la fretta con cui si è arrivati a discutere del Piano del Commercio e la mancata concertazione con le parti sociali ed economiche interessate nella fase di elaborazione dello strumento, abbiamo sottolineato che la nostra città si doveva dotare di un Piano del Commercio, per consentire la libera iniziativa imprenditoriale e non bloccare l'apertura di nuove attività, come purtroppo accadeva da più di un anno".

E poi. "Rifiutiamo nel modo più netto la lettura che qualche malpensante, come sempre avviene quando il dibattito è inquinato da forti interessi di parte, attribuisce al nostro voto di astensione. Nessuna stampella per Scullino (tra l'altro il consigliere Paroletti, che si è allontanato per febbre, avrebbe potuto benissimo, fermandosi, garantire la maggioranza dei voti) e nessuna voglia di accordi trasversali. Come già detto in altre occasioni, intendiamo agire liberamente nel solo interesse della nostra città e senza farci condizionare da schemi politici che riteniamo sorpassati. Ci siamo domandati seriamente se il Piano del Commercio, che così come è stata fatto comunque non ci soddisfa, doveva essere fatto o no, a garanzia di chi con questo importante strumento deve operare. La nostra è stata una risposta affermativa che pone il fatto di darsi delle regole, innanzi a tutto il resto".

Concludono: "Vogliamo ancora dire, come già abbiamo espresso con forza nel dibattito in Consiglio Comunale che occorre guardare al futuro, pensare con modernità, non fermarsi di fronte ai soliti veti incrociati che per troppo tempo hanno bloccato importanti iniziative (parcheggi, project financing del mercato coperto, ecc.) che riteniamo fossero indispensabili per la nostra città. Concludo con la frase che ho citato nell'intervento ieri sera: '"con tutta l'ossessione del passato e la paura del futuro di una città invecchiata, anche a Ventimiglia si fa largo l'idea cha dal passato si può fuggire, ma dal futuro no perché è l'unico tempo dove possiamo andare'".