Grandi Incontri Internazionali |
Cultura e Spettacolo
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Mercoledì al Palfiori ci sarà Ignatio Taibo II con la biografia di Pancho Villa

12 novembre 2007 | 12:06
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Mercoledì al Palfiori ci sarà Ignatio Taibo II con la biografia di Pancho Villa

Nuovo appuntamento con la rassegna organizzata da Sergio Buonadonna. Mercoledì alle ore 17.30, presso la struttura di corso Garibaldi, interverrà Paco Ignatio Taibo II, con una presentazione del libro “Un Rivoluzionario chiamato Pancho Villa”.

Riparte il ciclo dei "Grandi Incontri Internazionali", organizzati dall'assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo e curati dal giornalista Sergio Buonadonna. La rassegna, partita ormai due anni fa, ha come fine quello di portare nella città dei fiori i nomi più interessanti dell'attuale panorama letterario. L'ingresso è libero.

Durante l'incontro verrà presentata l'attesissima biografia del controverso personaggio messicano, entrato di diritto nella leggenda. Questa ricostruzione dell'avventura di Pancho Villa, scritta nello stile vibrante e intenso di Paco Taibo II, è il frutto di tanti anni di ricerche, che hanno portato l'autore a dipanare un groviglio di aneddoti, dicerie, falsità o mitizzazioni.

Un affresco della prima rivoluzione del XX secolo, sulle tracce della vita avventurosa, temeraria e tormentata dell'uomo che si chiamava in realtà Doroteo Arango, bandito per ribellione ai soprusi dei latifondisti divenuto generale dell'invincibile División del Norte, un esercito talmente disciplinato e ben organizzato da suscitare all'epoca l'interesse di osservatori militari europei e statunitensi.

Un libro monumentale e dettagliatissimo che ricostruisce le peripezie, dai particolari più stravaganti alle imprese memorabili, di un uomo sagace e imprevedibile, illetterato che fondò scuole in tutti i territori conquistati, astemio in un ambiente di forti bevitori, dallo sguardo magnetico che rimase impresso in chiunque lo avvicinò, generoso quanto spietato.

Una vita all'attacco e in fuga perenne quella del "Centauro del Nord", un uomo che ha anche dopo la sua morte resta avvolto dal mistero, ancora oggi infatti ci si chiede dove sia sepolto in realtà e chi si sia impossessato della sua testa decapitata.