La Provincia rischia il posto nel cda del casinò di Sanremo. Giuliano promette battaglia

21 novembre 2007 | 13:00
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La Provincia rischia il posto nel cda del casinò di Sanremo. Giuliano promette battaglia

Nel nuovo statuto, approvato ieri sera, i nuovi tre membri del cda della casa da gioco dovranno essere “nominati dall’assemblea dei soci” quindi dal comune di Sanremo che ha la maggioranza. La Provincia si appella ai patti parasociali

Come avevamo preannunciato il consiglio di amministrazione del casinò di Sanremo decadrà con la mezzanotte di giovedì 22 novembre. Ieri sera si è così svolta un'assemblea dei soci che ha preso atto della mancata ricapitalizzazione ed ha redatto una variazione di statuto per la nomina del futuro cda ristretto a soli 3 membri. Tutto normale, leggendo tra le righe però si scopre che i futuri 3 consiglieri di amministrazione dovranno essere "nominati dall'assemblea dei soci".

Cosa vuol dire questo ?

Facciamo un po' di storia: fino ad oggi il cda comprendeva 5 membri: due nominati dal comune di Sanremo, uno dalla Provincia e i restanti due dall'assemblea, quindi di fatto dal comune che detiene la maggioranza della società.

Ora, con il nuovo verbale di ieri sera, è facile capire come i tre futuri consiglieri, nominati dall'assemblea, saranno tutti espressione del comune di Sanremo (sempre che questo faccia una gentile concessione alla Provincia).

L'ente provinciale, che dovrebbe rappresentare gli altri comuni del territorio, non ha quindi più (nero su bianco) un diritto ad entrare nel cda.

"Siamo pronti a dare battaglia e a far valere i nostri diritti in sede istituzionale e politica per quello che non potrebbe che essere definito un sopruso – ha replicato il presidente della Provincia di Imperia Gianni Giuliano – non credo proprio che un decreto del sindaco di Sanremo possa andare ad abolire il frutto di una pattuizione e di un accordo. Noi siamo in possesso di un patto parasociale, stipulato al momento della costituzione della casino spa, che ci garantisce il diritto di esprimere il vicepresidente nel cda ed un membro nel collegio sindacale. Questa ennesima situazione di stallo, con le sorti della casa da gioco affidate per l'ordinaria amministrazione al collegio sindcale ed il conseguente mancato rilanco del casinò, comporta una caduta nella nostra economia locale".

Ci sono quindi tutti i presupposti per un braccio di ferro che si concluderà il 3 dicembre (salvo rinvii) con la nomina del nuovo cda. Ricordiamoci che Giuliano guida una coalizione di centrodestra e Borea una civica e di centrosinistra, quindi anche la politica avrà il suo peso.