In un libro la storia di San Giacomo

Un libro dedicato alla storia di una delle più interessanti chiesette del ponente ligure.
Si tratta del volume "San Giacomo e il suo cammino – vita di una parrocchia dell'entroterra sanremese", a cura di Alessandro Giacobbe.
Al momento l'opera è disponibile solo presso la parrocchia di San Giacomo, ma si auspica che possa essere distribuita anche nelle librerie del Ponente. "San Giacomo e il suo cammino" è una pubblicazione fortemente voluta dal parroco don Paolo Bellotto, che in questi anni si è impegnato per salvaguardare la preziosa chiesetta, disponendo numerosi interventi di recupero che hanno preservato la struttura dall'inevitabile deperimento. Una guida completa, basata su carte d'epoca, documenti e immagini, in gran parte messe a disposizione dall'Archivio Arte Sacra della Diocesi Ventimiglia – Sanremo e ovviamente riprodotte tra le pagine del volume. U
n lavoro certosino che ha permesso di ricostruire la lunga vicenda di questo edificio sacro e di evidenziarne il valore architettonico.
La chiesa è davvero ricca di opere d'arte: da segnalare ad esempio il dipinto posto sopra l'altare maggiore, che ritrae una veduta di Sanremo anteriore al 1753, tanto è vero che nell'immagine non compare ancora il Forte di Santa Tecla. Il percorso di analisi arriva sino ai giorni nostri, con la descrizione delle opere più recenti, firmate da Roberto Anfossi, e il resoconto dei recenti restauri. "È forse il primo volume – commenta Alessandro Giacobbe – dedicato ad una parrocchia dell'entroterra matuziano. Bisognerebbe provvedere a realizzarne di nuovi, relativi a tutte quelle chiese, come San Pietro o San Giovanni Battista, Poggio, Coldirodi, che presentano altrettanto interesse storico ed artistico. Sulle colline intorno alla città dei fiori sorgono edifici sacri di una bellezza straordinaria e di profondissimo interesse culturale, con opere di notevole valore perfettamente certificate ed attribuibili. Abbiamo donato alcuni volumi alla Biblioteca Civica di Sanremo – continua Giacobbe – Ora l'idea è quella di organizzare una presentazione aperta a tutta gli appassionati, appoggiandoci a chi si è sempre dimostrato legato al territorio, come il Museo Civico di Palazzo Borea D'Olmo e l'Istituto Internazionale di Studi Liguri – sezione di Sanremo".