In consiglio comunale a Sanremo volano botte di “superfascista” e di “acchiappavoti”
L’assise comunale ha approvato, tra le altre pratiche, lo statuto dell’Ato e un ordine del giorno sui caduti di Nassirya. Le polemiche però non sono mancate con vivaci botta e risposta tra i consiglieri
Pippione "Non è il caso di smuovere i sentimenti e giocare sugli affetti della gente"
Berrino "Noi non giochiamo con l'affetto di nessuno"
Pippione "Sei un superfascista, ora che sei andato all'assemblea della Destra a Roma non lasci parlare più gli altri"
Berrino "Sei un maleducato, non ci si comporta così in consiglio comunale, è inutile che poi come l'altra volta mi vieni dopo a chiedere scusa"
Pippione "Io non sono venuto a chiedere scusa a nessuno"
Questo è stato il vivace scambio di battute tra i consiglieri comunali Leo Pippione e Gianni Berrino durante la discussione dell'ordine del giorno, presentato da quest'ultimo insieme a Giuseppe Di Meco, sui caduti di Nassirya. Il documento, che poi è stato approvato, impegna il sindaco ad inviduare un luogo pubblico da intitolare ai martiri di Nassirya e a predisporre una manifestazione idonea in occasione del 5° anniversario della strage.
Già durante l'ultimo consiglio comunale la politica, intesa come ideologia, era stata al centro di una discussione tra Gianni Berrino da una parte (sempre lui) e Dario Daniele e Luigi Gilli dall'altra. Il tema di quella volta era addirittura il muro di Berlino.
Pippione è stato poi protagonista di un altro scontro verbale con Umberto Bellini di Alleanza Nazionale. Anche in questo caso dalle divergenze sulle pratiche in discussione si è passato al piano personale.
Bellini "Tu da ex sindaco sei stato eletto con soli 30 voti"
Pippione "Allora la prossima volta farò come te, con il porta a porta"
Alla fine, comunque, il consiglio comunale di Sanremo ha approvato lo schema dell'Ato. L'opposizione, o quello che ne era rimasto (Marra, Berrino e Barbaro), ha votato contraria poichè il documento è stato emendato e non è stato votato nella stessa forma uscita dalla Provincia e sottoposta agli altri consigli dei vari comuni.
Ora c'è addirittura chi parla di un pericolo di commissariamento sulla pratica per irregolarità formale in questa modifica.