I sindacati chiedono lo “stop al carrello” in occasione dello sciopero nel settore del commercio
I lavoratori del commercio chiedono di astenersi dalla spesa per protestare contro la crescente precarietà, il contratto scaduto da un anno e prezzi che aumentano
Stop al carrello: è lo slogan con cui anche i sindacati della Provincia di Imperia del settore commercio invitano i consumatori a non fare la spesa domani, sabato 17 novembre, giorno in cui scenderanno in sciopero per il contratto.
Spiegano Fellegara, Sismondini e Gullone della Filcams,Fisascat e UilTucs: "Il nostro contratto nazionale è scaduto il 31 dicembre 2006 , dopo vari incontri, Confcommercio ha rotto le trattative comunicandoci che le nostre richieste sono eccessive. È eccessivo chiedere un aumento di 78 euro mensili da raggiungere in due anni (2007 e 2008) ovvero il recupero del potere d’acquisto? È eccessivo chiedere più diritti per i lavoratori che hanno contratti a termine, che lavorano a part-time o a tempo pieno, per gli apprendisti, per ridurre la precarietà del lavoro e dare quindi un futuro ai giovani? I supermercati, gli ipermercati, i negozi nei quali andate a fare la spesa, vorrebbero pagare sempre meno i lavoratori, li vorrebbero sempre più flessibili e spesso li costringono a turni sempre più massacranti e i prezzi continuano ad aumentare anche per i dipendenti di questo settore".