Filmatini hard col videofonino tra gli studenti delle medie. Coinvolti 6 alunni della provincia

30 novembre 2007 | 06:19
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Filmatini hard col videofonino tra gli studenti delle medie. Coinvolti 6 alunni della provincia

I video sarebbero stati girati in casolari abbandonati o abitazioni private per essere poi inviati sul Web e scambiati tra gli studenti a scuola. La scoperta di un’insegnante che ha raccolto la denuncia di un alunno.

Storie di sesso e di studenti come protagonisti. Ma anche storie di filmatini hard, realizzati in modo amatoriale col videofonino, che poi vengono trasmessi sui vari circuiti web, in primis il gettonato "You Tube". Una moda che in poco tempo ha contagiato diversi studenti e studentesse delle scuole medie imperiesi, magari alla ricerca di notorietà tra i compagni o di emozioni forti. Noi, entrando di più nello specifico, ci riferiamo a una seconda media della nostra provincia (che per ovvie ragioni di riservatezza non citiamo).

A lanciare l'allarme non è una persona qualunque, ma un'insegnante che ha appreso la vicenda da alcuni studenti, i quali l¹avrebbero sussurrata ai prof. Storie di sfruttamento, dunque? Nient'affatto. Storie di ragazzine consenzienti e compiacenti che, malgrado la tenera età cercherebbero in questo nuovo "divertimento" l'emozione di apparire "grandi", di sentirsi protagoniste, ma soprattutto di trasgredire.

Malgrado la vicenda trapeli a scuola, i filmatini non hanno mai avuto come set cinematografico gli istituti scolastici, ma alcuni casolari diroccati e, talvolta, abitazioni private, dove i gruppi di studenti userebbero incontrarsi per pomeriggi o seratine a luci rosse. Parliamo di sesso orale che, pare, i più giovani considererebbero meno pericoloso e invasivo, rispetto a quello più tradizionale.

L'aspetto davvero inquietante, tuttavia, è dato dalla disponibilità di queste baby-studentesse. Finora sono stati accertati sei casi di alunne e alunni coinvolti nella vicenda e tutti iscritti alla stessa scuola E', tuttavia, probabile (anzi, quasi una certezza per alcuni professori) che questa "moda" – se è lecito chiamarla così – coinvolga altri istituti della nostra provincia. Secondo una ricostruzione dei fatti: i filmatini hard verrebbero girati con i videofonini, di pomeriggio o di sera, in case private e casolari dismessi per, poi, essere trasferiti sul pc e caricati sul web.

Si era parlato di "You Tube" – un portale internazionale dedicato ai filmati autoprodotti di ogni genere – ma i canali di divulgazione sono tanti: a partire dalle Community, per proseguire con i programmi di file sharing (tipo Emule) e via dicendo. Ma non è tutto. Molti di questi video verrebbero distribuiti ai vari compagni attraverso i circuiti delle chat. C'è, poi, la scuola, dove i ragazzini (spesso appartenenti a classi diverse) si scambiano i loro filmati con dispositivi informatici come il "bluetooth" o le "penne usb".

I genitori degli studenti coinvolti sono già al corrente della vicenda e mentre le mamme e i papà dei ragazzini, si rivolgono agli insegnanti con fare quasi implorante e disperato non sapendo più come gestire i propri figli; quelli delle ragazzine negano del tutto l'evidenza. La vicenda dei filmatini hard è già approdata sul tavolo dell'Osservatorio dei Minori di Milano, ma anche su quello delle forze dell'ordine.