False vincite al Casino’: l’inchiesta si avvia a prescrizione. In fumo un’indagine costata milioni

7 novembre 2007 | 15:28
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False vincite al Casino’: l’inchiesta si avvia a prescrizione. In fumo un’indagine costata milioni

Ennesimo rinvio questa mattina in tribunale. L’udienza e’ stata spostata al 25 febbraio prossimo. Molti capi di imputazione sarebbero gia’ prescritti; altri lo diverranno tra breve.

Si avvia verso la quasi ormai totale prescrizione quello che, inizialmente, doveva essere un maxi processo per truffa, relativo a una serie di presunte false vincite alle slot machine del Casino' di Sanremo.

Dopo i 22 proscioglimenti all'udienza preliminare, infatti, l'udienza dibattimentale di oggi, nel corso della quale doveva prendere il via l'audizione dei testimoni, e' stata rinviata al prossimo 25 febbraio, per un impedimento del pubblico ministero, il magistrato Francesco Pescetto. Molte posizioni, alcune limitatamente a singoli capi di imputazione, si sono gia' prescritte nel corso dell'estate; altre lo saranno nel corso dell'autunno e della primavera. I fatti risalgono al periodo tra il 1999 e il 2000. Secondo l'accusa, per importi superiori ai tre milioni di vecchie lire, alcuni addetti del Casino' avrebbero compilato mandati di pagamento presentati alla cassa dai presunti vincitori per riscuotere il denaro in contanti.

Nel corso del procedimento si era costituita parte civile la casa da gioco, che oggi e' comparsa in giudizio difesa dall'avvocato Alberto Bellotti. Gli imputati sono: Francesca Di Antonio, l'impiegata incaricata di verificare le vincite alle slot machine; Giacinto Forte ed Enrico Sapia, entrambi commissari del Casino'; Pier Luigi Maselli, responsabile dell'ufficio rilevamento dati, addetto alla memoria centrale delle slot e i giocatori: Alessandro Lazzeroni, Cinzia Falzone, Jessica Giribaldi, Riccardo Cavestri, Maria Manglaviti, Luciano Venturi e Leonardo Forte (fratello di Giacinto).

Insomma, rischia di andare in fumo un'inchiesta giudiziaria costata milioni da qualunque parte essi si vedano: "lire" o "euro" va sempre bene.