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Fair play in consiglio comunale a Sanremo tra due colleghi ma politicamente opposti

28 novembre 2007 | 12:27
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Fair play in consiglio comunale a Sanremo tra due colleghi ma politicamente opposti

Il consigliere Enrico Trucco (Forza Italia) rimane in aula regalando qualche ora di sonno a Gianni Sciolè (DS) che l’indomani doveva affrontare un concorso professionale. Per una volta gli insulti in consiglio sono stati messi da parte

Ma che bel gesto che è accaduto durante l'ultimo consiglio comunale. Solitamente siamo abituati ad assistere solo a scontri, accuse anche a livello personale, a volte addirittura si sfiora l'insulto, lunedì invece c'è stato un segno di amicizia che è andato oltre la logica politica.

Come è noto il sindaco Claudio Borea può contare su una maggioranza di appena 16 voti (compreso il suo) contro 15. La presenza in aula di tutti i suoi consiglieri è quindi necessaria anche solo che per garantire il numero legale. Lunedì sera però il consigliere dei DS Gianni Sciolè era molto impaziente perchè "avrebbe gradito" andare a dormire presto in vista di un concorso professionale molto importante per lui che doveva affrontare l'indomani.

Cosa fare ? Andare via e rischiare la caduta del numero legale oppure rimanere e presentarsi al concorso a pezzi (il consiglio è finito alle 4:30 di mattina n.d.r.) ?

Ricordiamoci che l'approvazione della pratica era necessaria in quella seduta perchè il giorno successivo il progetto doveva essere presentato in conferenza dei servizi in Regione per poter essere inserito nelle liste dei finanziamenti.

Cosa è accaduto ? E' accaduto che Sciolè è potuto andare a casa sicuro che il numero legale non sarebbe caduto. Questo perchè un consigliere di minoranza aveva garantito di non abbandonare l'aula. Secondo i beni informati, ma non lo abbiamo chiesto ai diretti interessati per non metterli in imbarazzo, sarebbe il consigliere Enrico Trucco di Forza Italia, anche lui medico.

Alla fine, addirittura, Trucco ha votato anche favorevolmente la pratica (insieme ad un altro esponente d'opposizione, Bellini di AN).

Forse questo non sarà piaciuto ai dirigenti politici dei partiti in questione, certo però che (al di fuori della valenza o meno della pratica in questione) è stato più bello assistere a questo gesto che al solito scambio di battute del tipo "comunista", "fascista" ecc ecc.