Ex operatore ecologico di 45 anni si impicca perchè non gli rinnovano il contratto di lavoro

Un operatore ecologico di 45 anni, Paolo Manca, abitante a Santo Stefano al mare, si e' impiccato, ieri sera, a una trave del garage di sua proprieta', in via Aurelia Ponente, al culmine di una crisi depressiva dovuta con ogni probabilita' alla perdita del posto di lavoro e alla mancata assunzione per una nuova ditta che, comunque, non era tenuto a riassumerlo. A trovare il suo corpo e' stato il figlio, di 18 anni, che si e' messo a gridare, richiamando l'attenzione degli altri condomini della palazzina in cui vivevano.

Uno di questi e' subito accorso per accertarsi dell'accaduto e quando si e' trovato davanti all'agghiacciante scena, ha reciso la corda, ma ormai era troppo tardi. A nulla, dunque, e' servito il tempestivo intervento del 118 con la Croce Verde di Arma di Taggia. L'uomo era morto da un paio d'ore. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l'uomo avesse lavorato in estate, a Riva Ligure, come stagionale per la ditta Aimeri che all'epoca gestiva il servizio di igiene urbana del piccolo centro della provincia di Imperia. Scaduto il contratto, Paolo avrebbe atteso il cambio di gestione, passato il primo novembre in mano alla 'Italia 90' di Palermo, sperando di riagguantare il suo posto. Tuttavia, non e' stato cosi'.

Alcuni suoi conoscenti spiegano che aveva tentato di trovare qualche altro lavoro, ma sempre con scarso successo. Tra l'altro era stato anche titolare di una ditta di trasporti, che poi ha dovuto chiudere per una serie di problemi. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri per ricostruire la tragica vicenda.