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Don Alberto Lorenzelli: “L’interculturalità è un arricchimento di valori, usi, costumi e tradizioni”

7 novembre 2007 | 09:26
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Don Alberto Lorenzelli: “L’interculturalità è un arricchimento di valori, usi, costumi e tradizioni”

L’Assemblea, che si concluderà venerdì 9, rifletterà oggi e domani sul volto nuovo che potrà avere la società in Italia e, con una tavola rotonda che si preannuncia molto interessante, sulla vita consacrata multiculturale

La 47.ma Assemblea Generale della Conferenza Italiana Superiori Maggiori (CISM) è da due giorni riunita a Castellaro, in Provincia di Imperia, per riflettere sul “Pluralismo religioso e culturale della società italiana”, tema quanto mai attuale per la presenza sempre più massiccia di stranieri di religione diversa nel nostro come in altri Paesi, se è vero che un uomo su 46 al mondo è un rifugiato o un immigrato.
Aprendo i lavori alla presenza di mons. Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Italia, il Presidente don Alberto Lorenzelli ha detto che l’interculturalità è un “essere” “divenendo”, cioè un arricchimento di valori, di usi, di costumi, di tradizioni, di tipo dinamico, che ha alla base il presupposto di una conoscenza reciproca, utile a tutti; mentre mons. Angelo Amato, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha sottolineato che la via privilegiata per la convivenza tra diverse culture e fedi religiose è il dialogo della carità e il dialogo della verità.
Il primo si realizza mediante la vita e l’azione, vale a dire con la conoscenza, l’amicizia, l’accoglienza reciproca e il superamento dei pregiudizi reciproci, grazie anche al lavoro di specialisti che approfondiscono la comprensione delle rispettive dottrine; il secondo, il dialogo della verità suppone la bilateralità, e quindi una profonda conoscenza dell’altro, della sua teologia e della sua liturgia: per questo procede più lentamente e tra mille difficoltà.
Il dialogo, tuttavia, non può sostituire l’annuncio del Cristo, per cui conserva  intatta la sua validità la missio ad gentes, nonostante ci sia chi dice che sono sufficienti il dialogo e la cooperazione umana, senza alcuna pretesa di annunciare Cristo e il suo Vangelo.
L’Assemblea, che si concluderà venerdì 9, rifletterà oggi e domani sul volto nuovo che potrà avere la società in Italia e, con una tavola rotonda che si preannuncia molto interessante, sulla vita consacrata multiculturale, realtà che molti Istituti stanno sperimentando.