Diocesi24: la tua Chiesa online minuto per minuto
I principali punti di forza di questa nuova realtà sono la dimensione locale, la gratuità dei servizi offerti, laggiornamento in tempo reale e larchivio storico accessibile gratuitamente.
Ha preso il via l'attività di "Diocesi24", un nuovo mezzo di informazione via web, dedicato alle iniziative della Diocesi Ventimiglia – Sanremo. Il nuovo sito – www.diocesi24.it – è l'evoluzione di quello curato dalla redazione di "Radio Amicizia", emittente diocesana, scaturita a sua volta dall'ampliamento dell'omonima radio parrocchiale sanremese. Per fronteggiare la sempre crescente richiesta di notizie via internet, il vescovo Alberto Maria Careggio, in qualità di editore, ha voluto rinnovare l'organo di informazione della Diocesi, creando un mezzo mediatico ancora più dinamico e completo. "Diocesi24" nasce in concomitanza con il battesimo di "Riviera24" – www.riviera24.it, che è un sito incentrato su notizie relative alla provincia di Imperia, con resoconti di cronaca, politica, sport, cultura, spettacolo e società, insomma un vero e proprio quotidiano on line, aggiornato ventiquattro ore su ventiquattro. Pagine web agili e moderne, quindi, in grado di proporre un'accurata informazione ecclesiale e notizie di cronaca certificate. La testata è diretta da don Angelo Di Lorenzo, già direttore della radio diocesana, tuttora attiva e seguitissima dai fedeli, e del corrispondente sito di informazione www.radioamicizia.it.
I principali punti di forza di questa nuova realtà sono la dimensione locale, la gratuità dei servizi offerti, l'aggiornamento in tempo reale e l'archivio storico accessibile gratuitamente. A garanzia di qualità, il nuovo organo di informazione diocesano si è associato all'Anso – Associazione Nazionale Stampa Ondine. Monsignor Alberto Maria Careggio, che ha un passato da giornalista, è da sempre un convinto sostenitore dell'importanza dei mezzi della comunicazione sociale: "Internet è in continua crescita – ha affermato – la Chiesa è sempre stata all'avanguardia nel campo delle comunicazioni, e quindi non può trascurare nessun veicolo per l'evangelizzazione. La redazione è formata da giornalisti attivi su tutto il territorio provinciale, ma auspico che i parroci contribuiscano alla buona riuscita dell'iniziativa fornendo notizie sulle loro comunità e mi auguro che loro stessi utilizzino questo strumento fondamentale. Avendo già una radio a disposizione – ha proseguito monsignor Careggio – abbiamo cercato di sviluppare la nostra presenza "in rete", per essere sempre più vicini alle persone, in particolare ai ragazzi, nel tentativo di proporre idee e notizie che aiutino a ritrovare le coordinate per una società migliore e più serena".
È soddisfatto di questa nuova avventura il direttore don Angelo Di Lorenzo: "L'iniziativa è entusiasmante, ma la sfida è difficile – ha commentato – bisogna superare una certa chiusura da parte della nostra Chiesa locale, anche perchè per anni abbiamo insegnato ai sacerdoti il nascondimento, quindi oggi qualcuno fa ancora fatica a comprendere che l'apparire, in senso giornalistico, non è sempre un fatto negativo: tutto sta nello stile con cui si opera. La proposta, inevitabilmente, punta ad attrarre le nuove generazioni: internet e giovani è un binomio inscindibile, non a caso sono stati presi contatti con il responsabile diocesano della pastorale giovanile. Senza dimenticare che l'informazione giornaliera di Radio Amicizia resta a disposizione di chi non naviga in internet".Nel giro di qualche settimana "Diocesi 24" verrà ulteriormente potenziamento, grazie ad una serie di iniziative dirette ad una maggiore coordinazione e ad un sempre più penetrante confronto con gli organi parrocchiali e con le comunità. La volontà è quella di dare resoconto di tutte le iniziative che si svolgono sul territorio diocesano, celebrazioni, convegni, feste, corsi di catechismo, pellegrinaggi, incontri di formazione. Per quanto riguarda l'aspetto economico, il nuovo giornale on line, a differenza della radio che gode del contributo della Cei, si finanzierà solo attraverso gli sponsor, così da non gravare la Diocesi di un ulteriore onere.