Delitto di Vasia, il processo parte all’insegna del colpo di scena. Maria e’ malata e rinuncia

Si e' aperto, stamani, in Corte di Assise, a Imperia, con la rinuncia a comparire dell'imputata Maria Antonova, che dal carcere femminile di Pontedecimo, a Genova, ha fatto recapitare un certificato medico per influenza, il processo per omicidio volontario premeditato che vede sul banco degli imputati, i congiugi russi: Roman Antonov e la moglie, Maria, accusati della simulazione di un incidente stradale mortale finalizzato, secondo l'accusa (sostenuta dal pm Filippo Maffeo), alla riscossione dei premi di diverse assicurazioni sulla vita.

La Corte ha, poi, respinto alcune eccezioni della difesa – sostenuta dagli avvocati Giovanni e Simone Gramatica – riguardanti la mancata precisa identificazione dei due imputati. I due legali, infatti, hanno sempre sostenuto che la vera' identita' dei due coniugi (il marito si era vociferato che appartenesse all'ex Kgb, il servizio segreto russo) non e' mai stata accertata, neppure tramite vie consolari.

Di parere diverso, naturalmente, l'accusa ed anche il giudice. La difesa si e', inoltre, fatta promotrice di un'altra eccezione, quanto intorno alle 12, e' giunto in aula un fonogramma della Questura che dichiarava l'incompatibilita' di uno dei giurati donna – in servizio presso l'infermeria della Questura – a partecipare all'udienza. A quel punto i legali hanno chiesto di invalidare tutto e nel pomeriggio, alla ripresa dell'udienza, verra' discussa anche questa richiesta.