Canzone d’autore, Carmen Consoli da Sanremo spara a zero sui discografici ed elogia Luigi Tenco

''Nelle case discografiche ci sono troppi incompetenti e gente che non capisce niente di musica. E poi, non hanno mai considerato l'attivita' live, che e' parte integrante della vita e della carriera di un artista''. Ieri, a margine delle prove del Premio Tenco (di cui avete un'ampia galleria fotografica)dal teatro Ariston di Sanremo, Carmen
Consoli, ha tirato qualche frecciatina al mercato discografico italiano.

''Oggi le case discografiche hanno un imperativo categorico – ha aggiunto – non e' bello cio' che e' bello, ma e' bello cio' che vende. Se, quindi, il mercato musicale si sta svilendo e' anche per una scarsa qualita' del prodotto. Senza contare che, mentre
Francia, Inghilterra e Stati Uniti, colgono a piene mani dalla loro tradizione, noi continuiamo a essere troppo esterofili. Vorrei anche dire che si e' persa l'attitudine a coltivare un artista. Magari al quinto disco non vende ancora, ma al sesto, se si lavora nella credibilita' e in un percorso, magari…''.

Carmen Consoli si dichiara anche fruitrice della musica italiana, oltre che compositrice: ''La musica italiana mi piace tanto – ha proseguito – tranne quella superpopolare di questo momento. Per fortuna, noto dei segnali incoraggianti nel panorama italiano''.

Carmen Consoli ha, poi, parlato di Luigi Tenco: 'Un uomo con la 'u' maiuscola lo ha definito -. Un uomo vero che sa parlare d'amore in maniera maschile senza vergognarsi. Non avrei accettato questo invito alla Rassegna – ha concluso – se non avessi amato il poeta, il musicista e la sensibilita' di Tenco, oltre che la sua grandissima personalita'. Come quella di Endrigo, di Bruno Martino e di molti altri che rappresentano la musica italiana, quella nobile che non ha paura di utilizzare la poesia''.