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Accusata di aver intascato eredita’ “milionaria” con un falso testamento: ex badante dal giudice

14 novembre 2007 | 13:48
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Accusata di aver intascato eredita’ “milionaria” con un falso testamento: ex badante dal giudice

Emanuela Viano e’ stata citata da due pronipoti di un’anziana morta nel 2002 all’età di 83 anni, che avrebbe lasciato tutta l’eredità all’ex badante tramite un testamento olografo accusato di essere falso

E' tornato in aula stamani con l'audizione dei testi il processo per una vicenda legata a un presunto falso testamento olografo che vede alla sbarra, Emanuela Viano, l'ex badante di una vecchietta di 83 anni, di Santo Stefano al mare (Imperia), Pierina Ausenda, mancata nell'agosto del 2002. Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Francesco Pescetto, tramite il falso testamento la donna avrebbe intascato un'ingente eredita' 'milionaria' (parlando ancora in vecchie lire) costituita da denaro per un equivalente di 100.000 euro e due appartamenti situati a Terzorio, nell'immediato entroterra imperiese. A citare la donna a giudizio sono stati due pronipoti dell'anziana: l'avvocato Luigi Palumbo e la sorella Donatella, che oggi sono comparsi a giudizio difesi dall'avvocato Pio Guido Felici.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'ex badante, grazie a una firma falsa, avrebbe percepito anche assegni per 10.000 euro. A supporto del castello accusatorio ci sarebbero anche un paio di perizie: una grafologica e una psichiatrica. Quest'ultima attesterebbe che la pensionata non era totalmente in grado di intendere e volere. Il giudice, dopo aver ascoltato le parti, ha aggiornato l'udienza al prossimo 19 dicembre.