Un ‘cartello’ di comitati per dire ‘no’ alle centrali elettriche a biomassa

26 ottobre 2007 | 14:29
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Un ‘cartello’ di comitati per dire ‘no’ alle centrali elettriche a biomassa

diversi comitati di cittadini e ambientalisti – tra cui il Wwf, il ‘Comitato per il no alla centrale di Pieve di Teco’, la ‘Rete Rifiuti Zero Liguria’, l’Associazione ‘Are Valbormida’ – si sono uniti sposando un unico manifesto

Per dire 'no' alla realizzazione di central elettriche a biomassA in Liguria, diversi comitati di cittadini e ambientalisti – tra cui il Wwf, il 'Comitato per il no alla centrale di Pieve di Teco', la 'Rete Rifiuti Zero Liguria', l'Associazione 'Are Valbormida' – si sono uniti sposando un unico manifesto. A darne notizia e' il presidente della sezione Liguria del Wwf, Marco Piombo, che mostra preoccupazione per il business che potrebbe nascondersi dietro questo tipo di impianti.

'Le nuove centrali a biomasse previste a Pieve di Teco, in provincia di Imperia e a Ferrania-Cairo Montenotte, nel savonese – spiega Piombo – prevedono di bruciare anche spazzatura. Proposte al territorio come impianti adatti a bruciare 'biomasse verdi', cioe' scarti puliti della lavorazione del legno o biomasse vegetali di provenineza forestale, le centrali verrebbero oggi autorizzate ad utilizzare la combustione di 'combustibile da rifiuto' che non è altro che materiale di rifiuto trattato. Proprio quel tipo di rifiuti che, finalizzati al recupero energetico, ricevono finanziamenti statali quali 'CIP 6' e certificati verdi, per essere bruciati. Naturalmente così si sottraggono fondi e sovvenzioni allo sviluppo delle vere fonti rinnovabili'.

'La nostra regione – conclude Piombo – è in forte ritardo nell'utilizzo di fonti alternative ed è doveroso prendere posizione per fermare la proliferazione di impianti inutili e inquinanti che rischiano di invadere tutte e quattro le nostre provincie. Finora in Liguria non si bruciano rifiuti. Non ci sembra questo il momento di cominciare'.