Tunnel del Tenda, interrogazione parlamentare dell’on. Vittorio Adolfo (Udc)

4 ottobre 2007 | 12:31
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Tunnel del Tenda, interrogazione parlamentare dell’on. Vittorio Adolfo (Udc)

L’onorevole imperiese chiede al ministro Di Pietro quale sia l’effettivo stato della situazione riguardante l’iter procedurale per la ratifica dell’accordo.

L'onorevole Vittorio Adolfo (Udc) ha inviato un'interrogazione a risposta orale al Ministro per le Infrastrutture, on. Antonio Di Pietro, relativa al progetto italo-francese per la costruzione del Tunnel del Tenda, in alta val Roja, nell'entroterra di Ventimiglia, che rappresenterebbe uno snodo importante per i collegamenti tra le due nazioni confinanti. Adolfo chiede di conoscere quale sia l'effettivo stato della situazione riguardante l'iter procedurale per la ratifica dell'accordo e se non sia opportuno accelerare il procedimento.

"Il 26 novembre 1993 in un vertice Italo-Francese tenutosi a Roma, ha preso avvio l'iter per l'approvazione del progetto per la ricostruzione del tunnel del Tenda – spiega Adolfo nell'interrogazione – in quella sede venne istituita la Conferenza Intergovernativa Cuneo-Nizza che dopo un successivo vertice il 6 ottobre 1998 divenne Conferenza Intergovernativa delle Alpi del Sud. Nel tempo si sono succedute numerose riunioni della Conferenza Intergovernativa la quale nell'autunno scorso ha licenziato, approvandolo, il progetto in questione. Il 12 marzo scorso a Parigi, è stato siglato col ministro francese per le Infrastrutture Dominique Perben l'accordo bilaterale tra gli Stati, la cui l'efficacia, però, necessità dell'approvazione dei due parlamenti nazionali. L'iter procedurale del provvedimento presso il parlamento francese risulta in stato avanzato di lettura e se ne prevede la ratifica in tempi brevissimi".

Adolfo, poi, aggiunge: "In Italia ad oggi sono in fase di conclusione le varie procedure tecniche sottoposte alla Conferenza nazionale dei servizi, che proprio in questi giorni dovrebbe esprimere parere favorevole alla realizzazione dell'infrastruttura; si evidenziano, altresì, rallentamenti e lungaggini nell'approvazione della ratifica, risultando mancanti i pareri vincolanti di alcuni ministeri competenti in materia che non permetteno la collocazione all'ordine del giorno del parlamento; in particolare mancano il parere del ministero dell'Interno e quello dell'Economia, che solo da pochi giorni avrebbe girato per l'esame tecnico il provvedimento alla ragioneria Generale dello Stato".