Traffico di auto rubate con gli Emirati Arabi: chiesti 3 patteggiamenti a Sanremo

Tre richieste di pattegiamento, una di abbreviato e un'altra di rito ordinario sono state presentate, stamani, in tribunale a Sanremo, nel corso dell'udienza preliminare al processo per ricettazione e riciclaggio che vede alla sbarra cinque persone, accusate dal pm Francesco Pescetto di Sanremo di aver messo in piedi un traffico di auto rubatedi grossa cilindrata, tra l'Italia e l'Olanda, con destinazione gli Emirati Arabi e il Giappone.

E' stata cosi' presentata richiesta di patteggiamento a 2 anni e 8 mesi per Taher Al Kayali, siriano di 47 anni, titolare della 'Fenikia', una ditta (oggi chiusa) di Portosole di Sanremo che all'apparenza noleggiava imbarcazioni ma che in realtà fungeva da fulcro dell'organizzazione; a 1 anno e 8 mesi per Vinicio Bonito, 51 anni di Chieri (Torino), stretto collaboratore di Al Kayali e 1 anno e 4 mesi per Emilio Secondo Di Cicco, latitante, domiciliato presso lo studio legale dell'avvocato Vella di Milano. Ha, invece, scelto di essere processata nelle forme del rito abbreviato: Antonella Ferrari, di Mediglia (Milano), titolare di una ditta di import ed export, che a detta dell'accusa curava la parte logistica noleggiando i container. Rito ordinario, in ultimo, per Ettore Scionico, di Serra Ricco' (Genova).

Le indagini partirono nel maggio del 2005 dal sequestro al terminal di Melzo (Milano) di una 'Bmw 330' e di un Porsche Carrera, diretti a Rotterdam. Era dall'Olanda, infatti, che le vetture ripartivano alla volta del medio ed estremo oriente. Durante l'operazione sono state identificate e denunciate una quindicina di persone, italiane e straniere, legate all'organizzazione. Le automobili venivano rubate in qualsiasi parte di Italia, spesso su commissione. L'udienza e' stata aggiornata al 15 gennaio prossimo.