Tangenti a Sanremo: Antonio Bissolotti e Angelo Esposito condannati a 4 anni e 5 mesi di reclusione

16 ottobre 2007 | 10:05
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Tangenti a Sanremo: Antonio Bissolotti e Angelo Esposito condannati a 4 anni e 5 mesi di reclusione
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Tangenti a Sanremo: Antonio Bissolotti e Angelo Esposito condannati a 4 anni e 5 mesi di reclusione
Tangenti a Sanremo: Antonio Bissolotti e Angelo Esposito condannati a 4 anni e 5 mesi di reclusione
Tangenti a Sanremo: Antonio Bissolotti e Angelo Esposito condannati a 4 anni e 5 mesi di reclusione

Il collegio del tribunale di Sanremo, presieduto dal magistrato Piera Panico, ha anche disposto una provvisionale di 100.000 euro in solido, tra Bissolotti ed Esposito e 150.000 euro solo ad Esposito per la truffa.

Il tribunale collegiale di Sanremo, riunitosi in Camera di Consiglio, ha condannato a 4 anni e 5 mesi sia l'ex assessore al Turismo del Comune di Sanremo, Antonio Bissolotti (Forza Italia), sia l'imprenditore nel campo dello spettacolo, Angelo Esposito. La pena per entrambi, accusati di concorso in corruzione, è stata condonata a tre anni. Per Bissolotti c'è anche l'interdizione dai pubblici uffici e confisca di beni per centinaia di migliaia di euro. La lettura della sentenza è durata circa 30 minuti. La corte ha dunque dato credito alla testimonianza fornita da Silvano Lorenzi, ex commercialista di Esposito ed alle intercettazioni ambientali presentate dall'accusa. L'ex assessore Bissolotti, assieme all'avvocato Artioli, ha abbandonato l'aula del tribunale pochi secondi dopo dopo la lettura della sentenza da parte del giudice Panico. Esposito non era invece presente in aula al momento della sentenza. I precedenza nel corso della requisitoria il pm Antonella Politi aveva chiesto 4 anni per Bissolotti e 4 anni e 10 mesi per Esposito. Secondo il castello accusatorio, Esposito avrebbe versato mazzette all'ex amministratore per ottenere l'inserimento degli eventi da lui organizzati, in calendario e beneficiare cosi' dei relativi contributi. La truffa riguarda, invece, la falsificazione di alcuni rendiconti sulle spese sostenute per gli artisti, mediante la quale Esposito avrebbe potuto percepire maggiori contributi. Nel corso della discussione, il pm aveva evidenziato che pur trattandosi di un processo indiziario: 'questi indizi – ha detto – sono gravi, precisi e concordanti'. Ha poi aggiunto: 'indizi consistenti, attendibili e convincenti'. I fatti presi in esame risalgono al periodo tra il 1999 e il 2002.