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Sequestrati dalla Gdf oltre 5.000 falsi articoli riproducenti “Popeye”, “Betty Pop” ed “Hello Kitty”

19 ottobre 2007 | 09:29
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Sequestrati dalla Gdf oltre 5.000 falsi articoli riproducenti “Popeye”, “Betty Pop” ed “Hello Kitty”
Sequestrati dalla Gdf oltre 5.000 falsi articoli riproducenti “Popeye”, “Betty Pop” ed “Hello Kitty”
Sequestrati dalla Gdf oltre 5.000 falsi articoli riproducenti “Popeye”, “Betty Pop” ed “Hello Kitty”

Gli oggetti erano per lo più: anelli, orecchini, pendagli, collane, bracciali e bamboline. Una volta venduti, gli articoli sequestrati, atteso il valore medio di ogni singolo prodotto, avrebbero fruttato una somma vicina ai 100 mila euro.

Oltre 5.000 articoli di bigiotteria contraffatti (orecchini, pendagli, collane, bracciali e bamboline) raffiguranti i personaggi del mondo dei fumetti 'Betty Boop', 'Popeye', 'Olive Oyl' ed 'Hello Kitty', sono stati sequestrati dai militari della Guardia di Finanza, presso alcune abitazioni e negozi di Imperia e in un ingrosso di Cuneo. L'indagine e' partita dalla denuncia di un soggetto autorizzato alla produzione e comercializzazione, in Italia, degli stessi articoli.

Lo stesso aveva segnalato la presenza, in diversi negozi imperiesi del settore, di articoli falsi. La maggior parte della merce, che venduta al dettaglio avrebbe potuto fruttare quasi 100.000 euro, e' stata sequestrata al grossista di Cuneo, a Imperia sono stati trovati soltanto alcune centinaia di articoli. In un punto vendita imperiese e' stato, poi, accertato che un artigiano provvedeva in proprio a produrre gli articoli contraffatti mediante lo scarico da internet delle immagini raffiguranti i personaggi di fantasia, la riproduzione su appositi cliche' e la successiva applicazione delle immagini su: anelli, monili, bracciali, ciondoli e via dicendo, utilizzando degli smalti per la colorazione delle figure. Anche nel cuneese e' stato trovato un vero e proprio laboratorio che utilizzava gli articoli raffiguranti i personaggi noti, di probabile origine cinese, che poi venivano assemblati in loco per produrre collane, bracciali e monili vari.

La Finanza spiega che le indagini incentrate sulla commercializzazione di questo tipo di oggettistica coperta da copyright, non si puo' ritenere conclusa, attesa la sempre maggiore diffusione di questi personaggi, commercializzati ormai in tutto il territorio e sempre piu' ricercati dagli adolescenti.