Ritrovata la tomba del futurista Farfa
Una scoperta inerente la storia culturale di Sanremo ma non solo: è stata finalmente individuata con certezza la sepoltura del poeta e pittore futurista Farfa, al secolo Vittorio Osvaldo Tommasini, presso il Cimitero Monumentale della Foce.
Il direttore artistico del "Farfa Festival" di Imperia, M° Freddy Colt, è stato infatti accompagnato dal medico sanremese Lorenzo Vigo e dall'architetto Emilio Decarli tra i viali del camposanto per identificare la tomba dell'artista scomparso 43 anni fa in un incidente stradale, nel 1964. Il dottor Vigo conosceva infatti il sito della sepoltura, una tomba di famiglia intitolata alla moglie di Farfa; ma ufficialmente nessuno aveva identificato l'ultima dimora di questo personaggio, una delle figure di maggior rilievo del Movimento futurista fondato da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909 (di cui si stanno preparando le celebrazioni del Centenario).
La tomba, dicevamo, riporta l'intestazione «Famiglia Romagnoli» ed accoglie le spoglie dei suoceri, della moglie ed infine di Farfa stesso, con tre fotografie. Però al ritratto, riconoscibilissimo, del poeta non corrisponde alcuna iscrizione, né nome anagrafico né date di nascita e di morte. In compenso l'iscrizione della moglie Giulia precisa che si tratta della «Ved. Tommasini», deceduta nel 1966, ossia due anni dopo il marito. Un anonimato dopo la morte che contrasta con il crescente interesse che la critica d'arte e letteraria sta dimostrando nei confronti di questo artista a cui sono dedicate mostre, pubblicazioni, convegni e, nell'imperiese, persino il festival musicale diretto da Freddy Colt.
Non dimentichiamo che Farfa, dopo essere stato tra le figure di spicco del Futurismo, fu riscoperto, quando era ormai anziano, dagli intellettuali aderenti al movimento della Patafisica, che vedeva suoi fautori in Francia Raymond Queneau e Boris Vian ed in Italia Sandro Baj ed un giovane Umberto Eco (più recentemente anche dal poeta Edoardo Sanguineti): da loro Farfa fu eletto Magnifico Rettore dell'Istituto milanese un paio d'anni prima della tragica scomparsa avvenuta a Sanremo, dove l'artista risiedeva insieme alla signora Giulia.
Ora la tomba, come risulta dalle fotografie dall'architetto Decarli, versa in condizioni pietose, non essendovi famigliari che possano provvedere. Gli scopritori auspicano che si faccia qualcosa: anzitutto che il Comune di Sanremo possa inserire Farfa tra i cittadini illustri a cui viene tributato, nel giorno della commemorazione dei defunti, un omaggio floreale; e contestualmente che si provveda alla ripulitura della tomba Romagnoli da piante rampicanti e sterpaglie; successivamente che lo stesso Comune possa contribuire alla realizzazione ed apposizione di una lapide marmorea con le generalità del poeta, compreso il nome d'arte che lo rese celebre ed ancor oggi amato da tante persone: «Farfa il Futurista».