Primarie del Partito Democratico, Duccio Guidi spiega perchè la scelta di Rosy Bindi

4 ottobre 2007 | 13:20
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Primarie del Partito Democratico, Duccio Guidi spiega perchè la scelta di Rosy Bindi

In una lunga lettera il portavoce intemelio dell’Ulivo elenca le ragioni che hanno portato diversi membri del centrosinistra a puntare sull’ex Ministro della Salute

Sulle prmarie del Partito Democratico, vi proponiamo una lettera di Duccio Guidi, portavoce intemelio dell'Ulivo, che motiva la scelta di Rosy Bindi. 

"Nel documento con cui il 30 luglio scorso Rosy Bindi ha spiegato le ragioni della sua candidatura si scorge con chiarezza l'urgenza d'un partito nuovo, capace, nella sua pluralità, di esprimere una sintesi fra culture diverse, non cancellate, ma finalmente congiunte in una struttura ed uno spirito comuni e in grado di ridare agli Italiani fiducia nelle istituzioni. Ci sembra indiscutibilmente corretto, nell´analisi che Rosy Bindi fa dell´Italia di oggi, l'accento posto sulla frammentazione quale patologia diffusa nella nostra società, e dunque i rischi del ripiegamento comunitario (religioso, etnico, territoriale, sociale) e del conseguente crollo del sistema repubblicano di fronte ad essa. Ed il ripetuto richiamo alla Costituzione, che in quello stesso documento viene fatto, in tempi di "antipolitica" è decisamente appropriato. E´ infatti in essa che si trovano molte risposte a domande che pone una società come la nostra, pur assai differente dall´Italia del 1948, anno in cui la Costituzione entrò in vigore".

E poi. "È nelle radici storiche della Repubblica, nella Resistenza, oltraggiata da un revisionismo che ha trovato purtroppo non pochi promotori anche nello stesso centrosinistra, è lì che troviamo la basi di una rinnovata coscienza democratica. È la Costituzione a ricordarci la natura irrinunciabilmente laica del nostro stato. Laicità, e non la semplice tolleranza, che sola può consentirci di affrontare la grande sfida civile dell´integrazione di immigrati provenienti da Paesi molto diversi dal nostro. Ma, beninteso, una laicità nuova rispetto a quella degli ultimi anni, caratterizzata, più che dall´esser parte di un vasto progetto di cambiamento, da mera polemica col mondo cattolico, e talvolta su temi non percepiti come prioritari dai cittadini (non si dimentichi il disastroso esito del referendum sulla fecondazione assistita!). È la Costituzione, col suo chiaro ripudio della guerra, a ricordarci qual è la funzione dei nostri soldati nel mondo, specie nelle relazioni con la popolazione locale, come il Ministro della Difesa, Parisi, ha recentemente avuto modo di ricordare al Segretario Generale della Nato all´indomani dell´ennesima strage di civili ad opera di truppe anglo-americane in Afghanistan".

Ancora Guidi: "È la Costituzione a promuovere le autonomie locali, nel quadro di un´irrinunciabile unità e indivisibilità della Nazione, e a fare del Parlamento il perno del sistema politico: quale miglior garanzia contro tentazioni di segno opposto ed entrambe temibili, la piazza o "l´Uomo della Provvidenza"? Ma soprattutto è la Costituzione a porre quale fondamento primo della Repubblica il lavoro. L´affermazione della cosiddetta "antipolitica" non nasce dal nulla. Siamo convinti che essa vada ricercata proprio nella percezione di un distacco dal mondo del lavoro di una politica eccessivamente attenta alle ragioni della finanza, e dunque incapace di dare risposte ad un disagio sociale diffuso. La stessa figura del  "cittadino-consumatore", che spende e basta per capirci, non può per nessuna ragione essere separata dal cittadino-lavoratore, che produce e che trova nel lavoro più che nel consumo una dignità sociale. Non dimentichiamo d´altra parte che obiettivo strategico del partito nuovo è la fusione tra sinistra e centro, cosa che rende necessaria una ridefinizione di questi due concetti, e specie di quello di "centro". Se nel corso del XX secolo, infatti, questo si è identificato con la proprietà e coi timori delle minacce ideologiche contro di essa, oggi il "centro" va ricercato nel mondo del lavoro, dipendente e autonomo, manuale e intellettuale, va ricercato in ristrutturazioni che hanno colpito i "colletti bianchi" non meno delle "tute blu" e dove la precarietà angoscia giovani dei ceti medi quanto quelli provenienti da famiglie meno agiate".

Guidi Conclude: "Si pone da ultimo un problema di collocazione internazionale del Partito Democratico. A tal proposito ci limitiamo a citare alla lettera il documento di Rosy Bindi: non ci arrendiamo allo schema oramai ingessato del Parlamento Europeo!"

Fimatari:

Candidati all´Assemblea Costituente Nazionale:

Antonella Squillace, sanremese, laureata in pedagogia, insegnante, presidente dell'Associazione Mappamondo di Sanremo, già responsabile diocesana e regionale dell'Azione Cattolica negli anni '90;

Giuseppe Fiorucci, di Vallecrosia, portavoce de La Margherita per il Circolo del Comprensorio Intemelio,

Rosanna Mannu, insegnante di lingue e letteratura tedesca al liceo Cassini di Sanremo, impegnata nelle associazioni ambientaliste e animaliste, già consigliere provinciale.

Per l'Assemblea Costituente Regionale, candidato segretario Carla Olivari Flick:

Elisa Trionfo, di Ventimiglia, impiegata, già consigliere comunale a Ventimiglia

Duccio Guidi, notaio in Ventimiglia, coordinatore de L'Ulivo di Ventimiglia;

Antonella Squillace, sanremese, laureata in pedagogia, insegnante, presidente dell'Associazione Mappamondo di Sanremo, negli anni '90 responsabile diocesana e regionaledell'Azione Cattolica ;

Pier Paolo Guglielmi, avvocato, candidato sindaco di centro-sinistra alle elezioni comunali di Bordighera;

Elena Forabosco, di Vallecrosia, insegnante elementare in pensione, impegnata nel volontariato e divulgazione culturale sul territorio;

Enrico Ferrero, veterinario ASL, candidato sindaco di centro-sinistra alle elezioni comunali di Vallecrosia.

Altri firmatari:

Marco Caudano, già consigliere comunale in Ventimiglia

Dario Capelli, già consigliere comunale in Ventimiglia