Nuovo porto a Oneglia, le considerazioni critiche dei partiti di centro-sinistra

1 ottobre 2007 | 09:56
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Nuovo porto a Oneglia, le considerazioni critiche dei partiti di centro-sinistra

“In questi 2 anni l’Amministrazione Sappa nulla ha fatto per affermare una equilibrata multivocazionalità del porto di Oneglia, condizione fondamentale per il rilancio dello sviluppo economico della città”

È una fortuna che, ad Imperia, in primo luogo i soggetti che operano nel porto di Oneglia (i pescatori e i lavoratori portuali), poi le forze sindacali e le forze politiche dell'opposizione non accettino la politica del fatto compiuto.
Quella che da due anni porta avanti l'Amministrazione Sappa, (arrivata persino a disconoscere la determina dirigenziale del settore 12 che ha autorizzato la posa delle colonnine), per lasciare campo aperto alle stesse forze private che hanno “ereditato” il porto turistico e che necessitano oggi di spazi nella banchina di Oneglia, e vedono perciò questo bacino come derivazione e espansione funzionale del bacino turistico.

In questi 2 anni l'Amministrazione Comunale Sappa nulla ha fatto per affermare una equilibrata multivocazionalità del porto di Oneglia, che non è affermazione ideologica, bensì condizione fondamentale per il rilancio dello sviluppo economico della città che ha bisogno di servizi e spazi per l'agroalimentare, la pesca, le attività mercantili e commerciali.

L'Amministrazione Sappa non è riuscita (come si era impegnata a fare nel dicembre 2005) a trovare un accordo con la SALSO e a trasferire i silos dalla banchina di Porto a quella di Oneglia, non ha richiesto e verificato i piani di impresa dei soggetti concessionari del porto di Oneglia (di fatto ledendo anche le regole del libero mercato e della concorrenza), ha lasciato fallire il tavolo di concertazione tra gli operatori economici e sociali, non ha dato seguito all'accordo del giugno 2007 con la compagnia portuale che avrebbe consentito quelle facilitazioni indispensabili per una sua efficace operatività, ha insabbiato la società “Gestioni Portuali” che aveva appositamente istituito per la gestione del porto senza neppure degnarsi di prospettare un'alternativa; ha recentemente presentato un progetto di sistemazione degli spazi destinati all'attività peschereccia difforme da quello concordato rischiando così di perdere il finanziamento cospicuo stanziato dalla Regione.

Chiediamo inoltre al Sindaco a che punto siano i lavori di completamento della nuova banchina commerciale finanziata con i fondi europei dell'OB.2 e con fondi comunali.

Questo totale immobilismo, coscientemente perseguito, ha lasciato volutamente campo aperto alla società “Porto di Oneglia” ed al suo amministratore delegato che ha di fatto assunto il ruolo di unico referente politico, nonostante sia l'amministratore di una ennesima scatola vuota senza neppure un piano di impresa e senza nessuna titolarità sulle aree del Porto di Oneglia.

Tanto è il timore di affermare la regìa pubblica da parte della Giunta Sappa, tanto sono forti le forze che premono per uniformare l'assetto vocazionale della città, che l'AC ha avallato una delibera palesemente illeggittima (quella delle colonnine), disposta anche a fare la figura di insipiente pur di non incorrere nelle sanzioni  previste dalla legge.

Proprio perché sentiamo questo porto come parte della storia e della storia migliore di questa città, e proprio perché vogliamo che non sia un'occasione perduta per le giovani generazioni che si affacciano oggi alla vita professionale né tantomeno un'ipoteca in mano ai soliti noti, come forze dell'Unione chiediamo che la Regione Liguria continui a svolgere il ruolo che gli è attribuito dalla legge e che eserciti la propria titolarità sul porto di Oneglia progettando con tutte le realtà economiche e politiche un assetto che al meglio possa rappresentare una equilibrata multivocazionalità del porto.

Per far ciò chiediamo in primo luogo ai soggetti competenti che si adoperino affinché le colonnine, in quanto frutto di un atto illeggittimo, vengano rimosse, e che la Regione emani delle linee di indirizzo molto specifiche e vincolanti per la gestione del porto tese a garantire quanto previsto dal piano regolatore portuale.

Nel frattempo ci adopereremo per prospettare una ipotesi di utilizzo degli spazi del bacino Onegliese che veda al suo centro l'attività peschereccia, mercantile e commerciale e che sia capace di portare lavoro, attività e valorizzazione al porto di Oneglia.