Le meridiane della Riviera dei fiori

19 ottobre 2007 | 16:28
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Le meridiane della Riviera dei fiori

All’Istituto statale d’Arte di Imperia, insieme a Legambiente, si è parlato di meridiane: un valido spunto per affrontare un viaggio alla scoperta di alcuni preziosi orologi solari presenti nel Ponente Ligure.

Ci sono paesi del Piemonte o della vicina Costa Azzurra che hanno creato un redditizio movimento d'attrazione turistica, sfruttando il grande interesse esistente attorno alle meridiane. Dei veri e propri itinerari che si snodano lungo una visita guidata, alla riscoperta di questi antichi orologi solari". Meccanismi semplici ma efficaci di misurazione del tempo, nati con la civiltà dell'uomo migliaia di anni fa. Ognuna ha una sua caratteristica, molte riportano motti in dialetto o in latino, quasi sempre piccole o grandi massime sul tempo che passa e sulla magnificenza del sole. Esistono tre tipi di meridiane, fondate su diversi sistemi, quello babilonese, quello italico e quello francese o d'oltralpe, il più semplice, poiché il metodo di lettura è identico a quello di un normale orologio. C'è un piccolo business intorno agli orologi solari; a piacere non sono solamente quelli antichi o di interesse storico ed artistico, ovviamente i più suggestivi, oggi vanno molto di moda anche quelli "commerciali", venduti nei negozi di arredamento per la casa e di laterizi: sono ormai classiche le meridiane formate da quattro piastrelle in ceramica, che si possono notare sulle facciate di molte case moderne.
Il ponente ligure ha un notevole patrimonio di questo tipo non adeguatamente valorizzato. L'elenco è lungo: "Dal mare all'entroterra, ogni città o borgo montano ha il suo campionario, mi vengono in mente quella della canonica di Dolceacqua, quella all'ingresso sul lato di levante a Bordighera Alta, un'altra sempre a Bordighera in piazza del mercato. Anche Taggia si impone all'attenzione, con il convento dei Domenicani che ne vanta ben tre e quello dei Cappuccini che ne propone altre due. E ne è visibile una, recentemente restaurata, anche presso la basilica della Madonna Miracolosa. A San Remo si possono trovare moltissime meridiane sparse per tutta la città, quasi una trentina: tra le altre, vanno prese in esame, quella in strada mulattiera San Romolo, presso villa Assunta, già abitazione di Italo Calvino, datata 1840; oppure quella di strada mulattiera San Bartolomeo, presso casa Gastaldi, risalente al 1914; da notare anche quella di via Franco Alfano o quella in piazza San Siro sulla parete esterna delle ex Agorà Cafè. Ed ancora: alla Madonna della Costa, presso lo stabilimento La Bussola, ai giardini di villa Ormond, o quella dell'eremo di San Michele, scolpita in una lastra d'ardesia. Senza dimenticare le quattro di Bussana (quella del santuario del Sacro Cuore risale al 1893) e la meridiana che campeggia in piazza San Sebastiano a Coldirodi, all'esterno della ex pinacoteca Rambaldi.