Lavoro nero, campagna di “prevenzione” nelle scuole della provincia di Imperia

10 ottobre 2007 | 09:04
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Lavoro nero, campagna di “prevenzione” nelle scuole della provincia di Imperia

Si tratta della prosecuzione di una importante iniziativa di contrasto al lavoro irregolare rivolta al mondo scolastico.

E' stata presentata nei giorni scorsi, presso la Sala dei Comuni della Provincia di Imperia, alla presenza dei direttori scolastici delle scuole medie e superiori della provincia, la prosecuzione di una importante iniziativa di contrasto al lavoro irregolare rivolta al mondo scolastico. Dopo un primo anno di sperimentazione, l'anno scolastico 2007-2008 vedrà infatti ancora impegnati nelle scuole della provincia l'Amministrazione Provinciale di Imperia (settore Servizi per l'Impiego), unitamente alla Direzione Provinciale del Lavoro e all'Inail.

Si è infatti deciso di continuare il progetto La sicurezza? Una questione di educazione, che l'anno scorso ha visto impegnati insieme questi Enti in una fitta serie di incontri con gli studenti, con l'obiettivo principale di realizzare una iniziativa di prevenzione attiva al lavoro sommerso. L'iniziativa, accolta favorevolmente dal mondo scolastico, suscitando interesse e partecipazione attiva da parte degli studenti e del corpo docente, abbandona il carattere di sperimentazione, passando ad una concreta attività di routine.

"Da quest'anno entra nel gruppo di lavoro anche l'Ufficio Scolastico Provinciale, per una migliore organizzazione e pianificazione delle attività – commenta l'assessore Danilo Veziano – Inoltre aumenteremo gli incontri, andremo anche nelle scuole medie inferiori, chiederemo agli istituti di nominare un tutor che si rapporti con il gruppo di lavoro; diventa quasi una materia di studio, e in questo già l'anno scorso avevamo anticipato le norme in materia dettate dalla Legge Finanziaria appena varata".

E poi. "I risultati dell'attività svolta durante l'anno scolastico 2006-2007 ci spingono ad andare avanti – conclude il presidente Gianni Giuliano – e ci confermano che siamo sulla strada buona. Personalmente ritengo che le azioni di informazione-sensibilizzazione sul tema possano realmente contribuire a cambiare alcune negative consuetudini della collettività, fornendo quindi un supporto alla diffusione di una cultura della legalità intesa come cardine della lotta contro il lavoro irregolare e pericoloso. Per questo siamo andati direttamente nelle scuole, dove i ragazzi devono non solo apprendere ma ricevere un'educazione sociale a largo raggio". L'iniziativa, sottolineano dagli uffici di Piazza Roma, è stata presa come buona prassi a livello regionale e nazionale.