La truffa per i rimborsi alluvionali del 2000, parte il processo, 23 gli imputati per truffa e falso

Si e' aperto, stamattina, in tribunale a Sanremo, con la presentazione delle prove, la richiesta di ammissione testi e consulenti tecnici e con le richieste dell'accusa e con l'audizione di un maresciallo del Gruppo Repressione Frodi della Guardia di Finanza di Genova, il dibattimento a una delle due principali tranche processuali relative all'inchiesta per sulla presunta truffa per i contributi relativi ai danni alluvionali del 2000 che avrebbe consentito a decine di privati di ottenere rimborsi regionali per circa un milione di euro, per danni inesistenti oppure gonfiati, grazie alle perizie di tecnici compiacenti. Le accuse vanno dalla truffa ai danni dello Stato al falso in atto pubblico Ventitre', in totale, gli imputati, tra cui il geometra Paolo Barabaschi come unico tecnico di questa prima tranche.

Gli altri sono tutti privati che hanno beneficiato dei contributi: Emilia Lorenzi, Natale Onofrio, Giuseppe Scarfone, Assunta Patricano, Maria Secondina Lorenzi, Danila Muratore, Carmela Scullino, Francesco Di Vincenzo, Benito Rinchi, Cesare Rossi, Lucia Elena ed Ennio Piero Secco, Margherita Alunno Violini, Maria Antonietta e Giuseppe Caruso, Ampeglio Molinari, Nicola Riotto, Giuseppe Miceli, Vincenza e Rosario Bagala', Guglielmo Chiarle e Claudia Consani.

Prende il via, invece, mercoledi' prossimo presso il tribunale di Sanremo (sede distaccata di Ventimiglia), il dibattimento al secondo filone processuale, quello che vede come principale imputato l'architetto, Vito Giuliano. Oltre a lui dovranno comparire a giudizio anche altri 6 imputati: Salvatore Russo, Valter Agnesini, Adele Marassi, Iride Pegliasco, Mafalda Palmero e Luigi Mingherlino.

‘Il geometra Barabaschi ha effettuato esclusivamente le perizie preliminari che riguardavano l'individuazione del danno subito – annuncia il difensore del geometra, l'avvocato Luca Fucini di Sanremo -. Tutti hanno subito danni effettivi dall'alluvione. Le perizie che il pubblico ministero (Marco Zocco, ndr) contesta erano state eseguite nell'immediatezza dei fatti, quand'era impossibile compiere misurazioni precise. A nostro avviso, dunque, non c'e' stato alcun intento truffaldino nei confronti del Comune e della Regione'. Il collegio difensivo, contesta, dunque, le perizie eseguite dal tecnico del pubblico ministero, l'architetto Fanghella di Genova.