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La mano di Fassino salva Borea dal commissariamento sulla variazione di bilancio

24 ottobre 2007 | 13:43
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La mano di Fassino salva Borea dal commissariamento sulla variazione di bilancio

Sembra che sia intervenuta addirittura la segreteria di Piero Fassino per convincere Bruno Barbaro a rimanere in aula, pur astenendosi, e a salvare quindi l’amministrazione Borea dal commissariamento sulla variazione di bilancio del comune di Sanremo

Solo dopo alcune telefonate, ricevute anche durante il consiglio comunale, Bruno Barbaro avrebbe deciso di rimanere in aula e di fatto salvare Borea dall'imminente arrivo di un commissario prefettizio. Il suo gesto ha spiazzato completamente i colleghi di minoranza che mai (soprattutto due consiglieri che erano stati a pranzo con Barbaro) avrebbero previsto una soluzione simile. L'ex capogruppo dei DS sarebbe stato raggiunto telefonicamente da alcuni alti esponenti diessini, si parla addirittura della segreteria personale di Fassino, della moglie (anche lei parlamentare), del viceministro dell'Interno Marco Minniti e di Giulio Treccani. "E' stata comunque una decisione personale – si è limitato a dire Barbaro – Sono stati fatti alcuni ragionamenti ma io non ho chiesto nulla". Barbaro, pur essendo passato all'opposizione dopo aver anche lasciato il partito dei DS, non ha mai abbandonato la sua collocazione politica e potrebbe aver un ruolo anche all'interno del futuro Partito Democratico. "Ammetto – prosegue Barbaro – che vengo ascoltato quando si parla di costruire discorsi politici". Intanto l'opposizione è rimasta al palo e sembra aver sbagliato la strategia politica. Se tutti i consiglieri di minoranza avessero abbandonato l'aula ad inizio seduta, una volta appurata la reale assenza di Pippione, forse Barbaro non era aveva ancora preso la sua decisione e sarebbe caduto il numero legale o, comunque, non avrebbe avuto la sponda del discorso del sindaco e sarebbe stato in maggiore difficoltà. Altro momento delicato, del consiglio di lunedì sera, ha riguardato il gesto del gruppo dei "moderati" che stavano per abbandonare il comune. "Noi stavamo uscendo perchè non sapevamo nulla di Barbaro – ha detto Fabrizio Rossi – forse se fossimo stati avvisati prima avremmo tenuto un comportamento diverso". Rossi, insieme al consigliere Falcioni, si era infatti recato nell'atrio del comune con cappotto e borsello, ufficialmente solo per andare a fumare ma forse con l'intento di andare via. Una telefonata di Borea e l'arrivo dell'assessore Biancheri, e poi anche dello stesso sindaco, ha riportato i due nell'aula. "Andare in consiglio a volte è frustrante – prosegue Rossi – ora chiederemo a Borea garanzie di stabilità per poter portare avanti l'attività amministrativa con maggiore tranquillità".