La Fipe contesta il divieto di vendita e somministrazione di alcolici dalle due di notte nei locali

4 ottobre 2007 | 13:10
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La Fipe contesta il divieto di vendita e somministrazione di alcolici dalle due di notte nei locali

“E’ una legge che danneggia pesantemente una categoria e potrà avere effetti devastanti sul turismo” afferma il presidente provinciale Fabrizio Rossi

Il pacchetto sicurezza contenuto nella Legge numero 160 del 2 ottobre, in vigore da oggi, seppur condivisibile per quanto riguarda gli obiettivi non va nella giusta direzione per cercare di limitare le cause più frequenti degli incidenti stradali e non risolve il problema dell’abuso di alcol.
Il provvedimento fortemente contestato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi e dall'Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento Danzanti e di Spettacolo è quello che prevede, all’articolo 6, il divieto di vendita e somministrazione di alcolici dalle due di notte nei locali ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento congiuntamente all’attività di somministrazione di bevande alcoliche. L’inosservanza  delle disposizioni previste dal suddetto articolo, tra cui quella di dare la possibilità al cliente di misurare il proprio tasso alcolemico, comporta la chiusura del locale da 7 a 30 giorni.
E’ una legge che danneggia pesantemente una categoria e potrà avere effetti devastanti sul turismo, inoltre affronta in maniera sbagliata un vero problema ponendo divieti e proibendone la somministrazione ad una determinata ora, senza invece accompagnare i consumatori verso un consumo consapevole ed inasprendo i controlli sulle strade.
Una persona deve capire da sola che l'abuso è sbagliato, non perché è vietato ma perché danneggia la salute e può causare danni indiretti come gli incidenti.
I divieti alimentano comportamenti trasgressivi, soprattutto tra i giovani, e non portano alla formazione di un senso civico e serietà di comportamento che si costruiscono con l'educazione, la promozione e la severa repressione delle devianze.