Introduzione della tassa di soggiorno, l’opinione del consigliere comunale Davide Ghiglione

12 ottobre 2007 | 15:22
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Introduzione della tassa di soggiorno, l’opinione del consigliere comunale Davide Ghiglione

“Qusta tassa ha un sapore medioevale che porterà alla paralisi del comparto turistico” afferma Ghiglione

La prospettiva apparsa nell’iter di approvazione della finanziaria in Senato di colpire il turismo e gli operatori turistici con la reintroduzione della tassa di soggiorno preoccupa. Anzi ormai siamo allo spavento. Il segnale è chiaro: stanno raschiando in fondo al barile. Pensare di estorcere dai 2 ai 5 euro al giorno, in base alla dimensione del Comune, è sintomo che per questo governo ormai non bastano più gli italiani per fargli pagare le tasse e allora si inventano di colpire anche chi viene ospite nel nostro paese.
Già che ci siamo suggerirei al governo di considerare anche turisti i non residenti. Mi spiego meglio: un abitante di Sanremo che si reca ad Imperia o viceversa per lavoro o per shopping potrà essere soggetto all’imposizione della tassa di soggiorno così le insaziabili e voraci fauci di Padoa Schioppa e Visco saranno saziate oltremisura.
La tassa di soggiorno ha un sapore medioevale che porterà alla paralisi del comparto turistico. In sostanza assistiamo ad un altro esempio di sostegno alla vorace economia pubblica che vanta l’efficienza nel predisporre balzelli a fronte di una ciclopica incompetenza e vincente capacità di affossare comparti vitali della nostra economia con un tempismo strategico. Infatti il comparto turistico è da qualche anno in flessione e la trovata di mettere una bella tassa sarà il toccasana per chiudere le capacità di competere del nostro paese e soprattutto del nostro territorio che ha sempre avuto una forte vocazione turistica.