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Inquinamento colposo: trattative in corso per risarcimento, tra il Comune di Riva e la Esso

22 ottobre 2007 | 09:35
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Inquinamento colposo: trattative in corso per risarcimento, tra il Comune di Riva e la Esso

Il disastro ecologico avvenne durante le operazioni di rifornimento di un distributore di benzina di Arma di Taggia, il 26 marzo 2001. Ci fu lo sversamento di 7.500 litri di gasolio

E' stato aggiornato al 30 novembre prossimo il processo per inquinamento colposo (in concorso) relativo allo sversamento di circa 7.500 litri di enzina verde avvenuto, durante le operazioni di rifornimento di un distributore di benzina di Arma di Taggia, il 26 marzo 2001. In questo frangente, infatti, il Comune di Riva Ligure e l'assicurazione della "Esso" tratteranno l'importo dell'eventuale risarcimento.

in totale, sono gli imputati. Si tratta di: Margherita Candelo, gestore del
distributore 'Esso' di Arma di Taggia; Roberto Assandri, di Savona, l'autista dell'autocisterna di benzina impiegata nel riforimento; Giuseppe'  Vallarino, titolare dela societa' addetta alla manutenzione degli impianti di distribuzione della "Esso Italiana Srl"; Vittorio Burlando, capo area commerciale della "Esso"; Lucio Caretta, l'ingegnere supervisore tecnico per il nord Italia della 'Esso' e Marcello Burlando, geometra della "Esso" e collaboratore dell'ingegnere Caretta. Sono accusati di aver danneggiato i comuni di Santo Stefano al mare e Riva Ligure, oltre a diversi privati, con la fuoriuscita colposa di 7.500 litri di benzina verde che erano defluiti nel terreno sottostante – con conseguente inquinamento delle falde acquifere – anziche' rimanere nei pozzetti di raccolta del distributore. Successive analisi evidenziarono, infatti, una presenza di Mtbe (additivo antidetonante) in misura superiore ai limiti consentiti.

In pratica, secondo la ricostruzione dell'accaduto, a causa di un guasto all'"over filling" (la valvola che determina il cosidetto 'troppo pieno') e della mancanza di un
tappo, la benzina introdotta nel pozzetto (dall¹autocisterna) era finita nel terreno. Del danno, pero', nessuno se ne era accorto subito, ma soltanto dopo qualche giorno. Il collegio difensivo, da parte sanremese, e' composto dagli avvocati: Aldo Prevosto, Alessandro Mager e Alessandro Moroni.